Lo stato ebraico appoggia il regime di Mubarak
Israele ha fatto pervenire un messaggio confidenziale agli Stati Uniti e ad alcuni paesi europei, chiedendo loro di sostenere il regime autoritario del presidente Hosni Mubarak e il suo governo, duramente contestati da un vasto movimento di piazza. Secondo quanto riferito dal quotidiano Haaretz, in questo messaggio i responsabili israeliani sottolineano che è «interesse dell'Occidente» e di «tutto il Medio Oriente mantenere la stabilità del regime in Egitto». «Occorre di conseguenza mettere un freno alle critiche pubbliche contro il presidente Hosni Mubarak», si sottolinea nel messaggio inviato dalle autorità israeliane alla fine della scorsa settimana.
La rivolta continua nelle strade del Cairo
Egitto, IL CAIRO - Scaduto il coprifuoco, centinaia di dimostranti tornano a urlare slogan contro il presidente. La polizia spara per impedire l'afflusso in piazza Tahir. Le violenze si sarebbero ripetute anche nella notte, tra raduni di giovani, lacrimogeni e saccheggi. Al Jazeera mostra immagini della folla che fraternizza con i militari.
Egitto in fiamme
La rivolta contro il regime di Mubarak si estende sempre più e sta diventando una vera e propria rivoluzione per la libertà. Completo blackout di Internet, e telefonia: le comunicazioni sono state completamente bloccate dal regime. E' possibiel seguire gli avvenimenti con Al Jazeera la tv araba in lingua inglese che segue in diretta tutti gli avvenimenti al Cairo. Coprifuoco nella capitale, Alessandria e Suez. Fermato ElBaradei, oscurata la Rete. Arrivano i carrarmati.
Scontri di piazza al Cairo
Scontri sbirri-manifestanti al Cairo - Battaglia in piazza Tahrir: la sbrirraglia è stata costretta a ritirarsi. Twitter e Facebook bloccati. Feriti tra i manifestanti e tra gli agenti, arrestati alcuni dimostranti. Battaglia in piazza Tahrir: le forze di sicurezza, sono state costrette a ritirarsi. Twitter e Facebook bloccati
Egitto, 15 mila contro Mubarak
Gli agenti, a piazza Taharir, nella capitale, hanno lanciato gas lacrimogeni contro la folla che chiede riforme politiche e sociali - IL CAIRO - Sono circa 15.000, secondo fonti dei servizi di sicurezza, i manifestanti che hanno preso parte alle mobilitazioni di oggi al Cairo per chiedere riforme politiche e sociali, sul modello della "rivoluzione del gelsomino" tunisina.
Belzoni - Il gigante del Nilo
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Alcuni brani dello splendido libro di Marco Zatterin: Il Gigante del Nilo
Un uomo alto due metri, massiccio, con una folta barba rossa, vestito alla turca, entra per primo, dopo tremila anni, nella tomba di Sethi I. Ha trentanove anni e una vita romanzesca alle spalle. E nato a Padova, ha fatto il barbiere, ha studiato idraulica, lavorato in teatro a Londra e in giro per l’Europa. Si chiama Giovanni Battista Belzoni, ma nel vecchio continente tutti lo conoscono come «The Great Belzoni».
Chiude la tomba di Tutankhamon
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Egitto - Chi, almeno una volta nella vita, ha visitato la Valle dei Re a Luxor si ritenga fortunato. Presto, infatti, saranno chiuse al pubblico tre delle più importanti tombe faraoniche millenarie lì custodite, tra cui quella di Tutankhamon. E ai malcapitati turisti non resterà che ammirare una fedele riproduzione dell'opera originale, sempre nello stesso sito.
La vita attraversa le dune
di Jack Shenker, The National
Sulle orme dell’esploratore W. J. Harding King, che cent’anni fa si avventurò nel deserto egiziano a ovest della valle del Nilo. Dove oggi il governo egiziano vuole attirare i cittadini per trovare una soluzione all’incremento demografico.
Nel cuore dell’oasi di Dakhla c’è un albero che, secondo alcuni abitanti, possiede un’anima. Lo chiamano albero dello sheikh Adam. Per secoli è rimasto al centro di un luogo che un tempo era considerato tra i più inospitali del pianeta: un’area arida che si estende per più di un milione e mezzo di chilometri quadrati.
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