Egitto, IL CAIRO - Scaduto il coprifuoco, centinaia di dimostranti tornano a urlare slogan contro il presidente. La polizia spara per impedire l'afflusso in piazza Tahir. Le violenze si sarebbero ripetute anche nella notte, tra raduni di giovani, lacrimogeni e saccheggi. Al Jazeera mostra immagini della folla che fraternizza con i militari.

La polizia torna a sparare nel centro del Cairo, dove questa mattina centinaia di manifestanti sono scesi nuovamente in piazza Tahir scandendo slogan contro il presidente Hosni Mubarak. Da quanto riferito da testimoni, non è chiaro se si tratti di proiettili di gomma o di munizioni vere. Gli agenti sono affiancati dai militari. Nel pomeriggio è prevista una nuova manifestazione ad Alessandria d'Egitto.

Al Cairo la polizia è impegnata soprattutto a impedire l'afflusso della gente nella piazza che è stata l'epicentro di quella che è stata ribattezzata la Rivoluzione del 25 gennaio, dove i dimostranti si stanno radunando e hanno ormai raggiunto l'ordine delle migliaia di persone. "Vattene, Vattene", urla la folla all'indomani del discorso del Rais 1 che ha promesso riforme e un nuovo governo per placare le proteste dilagate in tutto il Paese. "Pacifici, pacifici", scandiscono per rimarcare che la protesta non vuole essere violenta. Un vasto incendio sta interessando il tribunale di al-Jala, al Cairo, dove in passato sono stati processati anche molti militanti del movimento giovanile '6 aprile', in prima fila nella protesta contro Mubarak.

Il coprifuoco proclamato ieri dal presidente di fronte al montare irrefrenabile della protesta in tutto il paese è terminato alle 8, le 6 del mattino ora italiana. Durante la notte nella capitale si sono uditi sporadici colpi d'arma da fuoco, ci sarebbero stati anche lanci di lacrimogeni. Ma vi sono anche voci di saccheggi nella notte in centri commerciali di diversi quartieri della capitale, dopo quello avvenuto ieri sera alla sede principale del Partito nazionale democratico. Al Jazeera mostra immagini di uomini, donne, ragazzini, uscire da un grande magazzino portando con sè suppellettili e oggetti vari.

Approfittando del caos, durante la notte si sarebbe verificata anche l'evasione di centinaia di detenuti comuni dalle celle di sicurezza di alcuni commissariati del Cairo. Secondo l'inviato di Al Jazeera, per alcune ore c'è stato un vuoto nella gestione della sicurezza, in particolare quando la responsabilità è passata dalla polizia all'esercito. L'evasione avrebbe avuto luogo in quell'intervallo. La tv araba ha mostrato anche nuove immagini di ieri sera dal Cairo, prima del discorso di Mubarak alla Nazione: si vede la gente in strada che fraternizza con i soldati e sale sui veicoli corazzati dell'esercito.

Intanto, fonti giornalistiche sul posto constatano che in Egitto i servizi di telefonia mobile, bloccati ieri dalle autorità insieme a internet, hanno ripreso parzialmente a funzionare in mattinata.

Fonti: Repubblica