Principali raccolte museali egittologiche esistenti in Italia. Recensione a cura di Hotepibre.

  1. Museo Egizio di Torino. E' il secondo al mondo per importanza dopo il Museo del Cairo. Raccoglie oltre 7000 reperti, moltissimi dei quali di inestimabile valore.

  2. Venezia, Museo Archeologico, sale XVIII-XX ... poca roba: due "statue cubo" (forse da Alessandria), una mummia, qualche ushabti, e frammenti di papiro;

  3. Trieste, Civico Museo di Storia e Arte, piano terra, Sala Egizia ... tre mummie (due in sarcofago -per inciso, nel sarcofago di Pa-Di-Amon sacerdote di Khonsu della XXI Dinastia, si trova una mummia che non è la sua-), numerosi ushabti tra cui uno, in legno di Sethy I, quattro vasi canopici in alabastro, mummie di coccodrillo, quattro fogli di papiro del libro dei morti di uno scriba vissuto durante la XVIII dinastia (il resto è conservato al Museo del Cairo), due steli funerarie della XIII Dinastia ed altri "pezzi" vari;

  4. Domodossola, Civici Musei "Gian Giacomo Galletti"... frammenti di mummie...;

  5. Rimini, Museo Civico Archeologico. Principalmente dedicato all'archeologia "villanoviana", ospita un frammento di statua in granito nero di Psammetico II

  6. Roma, Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps. Si tratta di una racolta abbastanza cospicua che comprende statue, rilievi, stele, capitelli, ushabti, scarabei, vasi in pietra, statuette in bronzo di divinità e, di particolare importanza, un mosaico pavimentale.

  7. Roma, Museo Gregoriano Egizio (e direi che già il nome dovrebbe bastare... e invece eccovi un breve "riassunto")... stele funerarie (tra le altre una della IV ed una del Nuovo Regno), votive (del Nuovo Regbno, da Abido, Menfi, Tebe) e commemorative (stele di Hatshepsut e Thutmosi III, già nel tempio di Amon a Karnak). Statuaria dall'Antico Regno all'età romana (tra cui belle statute di Sekhmet dal tempio di Muta Karnak), la statua di Udjahorresne (il c.d. naoforo). Corredi funebri, alcune mummie e sarcofagi (Nuovo Regno, età saitica ed età romana), vasi canopi (con un cofanetto porta vasi), ushabti di età compresa tra la seconda metà del Nuovo Regno e il VII sec. a.C., gioielli funerari(anelli, pettorali, collane) e vari amuleti, tra cui un raro (data la provenienza dall'estremo Oriente) e prezioso scarabeo in giada. Un modellino di imbarcazione in legno del Medio Regno, oggetti d'uso quitidiano come pettine, specchi, vasetti per il trucco, sandali, cestini, chicchi di grano e pezzi di pane.

  8. Roma, Museo di Egitto e Vicino Oriente. Anche se non è aperto al pubblico, poichè si trova nella sede della facoltà di Scienze Archeologiche ed è riservato agli studiosi, mi pare ugualmente giusto citarlo nel caso ci fossero "studiosi" interessati. Reperti di egittologia, coptologia, e vicino oriente in genere.

  9. Roma, Museo Barracco. Solo una cinquantina di pezzi, ma che attraversano praticamente tutta la storia dell'Antico Egitto, da un bel frammento di stele della IV Dinastia, a statuette della XII, a rari oggetti della XVIII, ad una sfinge trovata nell'Iseo Campense di Roma, ad una testa in granito nero di Ramses II, a maschere in cartonnage del periodo tolemaico e romano;

  10. Parma, Museo Archeologico Nazionale, sale I e II... papiri e steli funerari, collane, amuleti, scarabei del cuore, un sarcofago ligneo della XII Dinastia, due sarcofagi di cui uno della XXVI dinastia ed uno, con la relativa mummia, di epoca tolemaica, alcuni vasi canopi;

  11. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. E' una delle più antiche d'Italia, comprende oggeti della collezione del Cardinale Borgia ('700), dei Borbone e dei Farnese e di reperti rinvenuti in area vesuviana o a Pozzuoli a testimonianza della diffusione dell'arte egizia (un pezzo tra tutti, il c.d. naoforo di Ahmose, rara testimonianza del culto di Ihmotep, architetto di Djioser - III Dinastia-, divinizzato a partire dalla XXVI). La collezione rea nota ed apprezzata, per la sua importanza, da grandi nomi dell'egittologia mondiale come Champollion, Schiaparelli, Petrie.

  12. Firenze: Museo Egizio, Secondo in Italia dopo quello di Torino. Il suo nucleo originale si formò con una collezione già dalla fine del 700 , ulteriormente ampliata con i reperti recuperati nell'800 anche grazie all'intervento del granduca di Toscana Leopoldo II che finanziò la spedizione italiana di Rossellini(vedi missione franco-toscana).. Attualmente il museo conta una collezione di 14.000 reperti divisi in 9 sale, comprendendo antichità che vanno dalla preistoria dell'età copta ad alcune statue dell'epoca di Amenofi III a un pilastro della tomba di Sety I, ai calchi di gessi della fine dell'ottocento, ritratti provenienti dal Fayoum.

  13. Milano: Museo Egizio. Terzo per importanza dopo quello di Torino e Firenze, trova la sua collocazione nei sotterranei del Castello Sforzesco , questa sezione fu aperta al pubblico nel 1974 e suddivisa in 7 sezioni/percorsi che espongono ritrovamenti riguardanti il culto funerario, religioso e gli usi e costumi della vita quotidiana dell'Antico Egitto.