Hatshepsut la donna che fu faraone
Cosa spinse Hatshepsut a regnare sull'antico Egitto come un uomo, lasciando il figliastro nell'ombra? Assieme mummia di Hatshepsut (Hatshepsowe) torna alla luce la vera storia di una delle cinque donne che divennero faraoni nella millenaria storia egizia. Nitokerty, Sobeknefru, Hatshepsut, Tawosret, Cleopatra VII. Di queste regine che divennero faraoni solo Hatshepsut ebbe un regno lungo e prospero.
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Per oltre vent’anni (1490-1468), sull’Egitto regnerà una donna: Hatshepsut. Non è la prima donna faraone; era già accaduto una prima volta durante l’Antico Regno e una seconda durante il Medio Regno. Ma le due precedenti donne faraone avevano regnato in periodi di crisi, che erano seguiti a epoche splendide. Hatshepsut, invece, è a capo di un Egitto ricco e potente.
Intelligente, abile, dotata di capacità amministrative probabilmente eccezionali e di uno spiccato senso politico, Hatshepsut era una delle due figlie di un grande monarca, Thutmosi I (1506- 1494). Fu lui a formare la figlia all’esercizio del potere. Hatshepsut gli testimoniò del resto un profondo affetto, tenendolo sempre come modello. Thutmosi I, che mantenne fermamente la Nubia sotto il giogo egizio, condusse un’importante spedizione militare in Asia.
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Il fotografo Kenneth Garrett chiede alla direttrice del Museo egizio del Cairo, Wafaa El Saddik, di visionare un elenco di tesori di Hatshepsut che desidera fotografare per questo articolo: una sfinge di Hatshepsut in calcare proveniente dal suo tempio, la cassetta di legno contenente il dente e un busto di Hatshepsut in calcare che la raffigura nelle sembianze di Osiride, dio degli inferi. L'ultima voce dell'elenco è il corpo mummificato della stessa Hatshepsut.
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Quando, alla fine dell'Ottocento, le scavatrici sgombrarono dai detriti il tempio semisepolto, iniziarono a fiorire gli interrogativi: che tipo di sovrana era stata Hatshepsut? La risposta sembrò ovvia ad alcuni egittologi pronti a sposare l'idea che Thutmose III avesse profanato la sua memoria per , vendicarsi della spudoratezza con cui Hatshepsut gli aveva usurpato il trono.
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Per lungo tempo gli storici hanno assegnato a Hatshepsut il ruolo di matrigna cattiva del giovane Thutmose III. Le prove della sua presunta crudeltà sono state il trattamento postumo che la sovrana ha ricevuto quando il figliastro fece prendere d'assalto i suoi monumenti e cancellare il suo nome da tutto ciò che ne commemorava pubblicamente il ruolo di faraone.
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All'inizio della campagna di ricerca Zahi Hawass era abbastanza certo che la mummia rinvenuta in una tomba minore non fosse sua maestà la donna faraone. «Quando ho cominciato a cercarla non avrei mai pensato che quella mummia fosse proprio Hatshepsut [Hatshepsut, la regina faraone] », racconta. Tanto per cominciare non aveva un aspetto regale: era grassa e, come ha scritto lo stesso Hawass, aveva due “enormi seni penduli” che sarebbe stato più normale riscontrare sulla sua nutrice.
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Molti dubbi gravano ancora sugli inizi del Nuovo Regno, ma si sa che all'epoca in cui nacque Hatshepsut l'Egitto stava diventando sempre più potente. Ahmose, fondatore della XVIII dinastia e forse nonno di Hatshepsut, aveva scacciato dal regno gli Hyksos, formidabili invasori che per due secoli avevano occupato la bassa valle del Nilo.
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Il sarcofago di Hatshepsut fu rinvenuto nel 1903 dal celebre archeologo Howard Carter nella ventesima tomba, la KV20, riportata alla luce nella Valle dei Re. Si trattava di uno dei tre sarcofaghi ordinati dalla sovrana; purtroppo, era vuoto. Gli studiosi ignoravano che fine avesse fatto la mummia, se fosse sopravvissuta alla alla campagna indetta da Thutmose III, coreggente e poi successore di Hatshepsut, per cancellare qualsiasi testimonianza del suo regno, quando quasi tutte le immagini che la ritraevano nelle vesti di re furono sistematicamente eliminate a colpi di scalpello da templi, obelischi e altri monumenti.
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La mummia di Hatshepsut - Sulla sua persona non resta alcuna traccia di umana bellezza. Le bende di lino arrotolate intorno al collo sembrano una macabra trovata stilistica. La bocca, dal labbro superiore sovrapposto a quello inferiore (la sovrana discendeva da una famosa stirpe di persone con morso coperto), ha una piega raccapricciante. Le orbite sono accecate da una resina nera, le narici tappate da rotolini di stoffa.