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La nuova titolatura del sovrano, che rivelava al paese il dogma di Aton, venne incisa per la prima volta sulle stele della riva orientale. Egli trasformò il suo «nome di Horo», «Toro potente dalle alte piume», troppo legato a Tebe, in «Toro potente amato da Aton». Il suo «nome di nebty», «Grande di regalità in Karnak», divenne «Grande di regalità in Akhetaton», il «nome di Horo d’Oro», «Che innalza le Corone nell’Heliopolis del Sud» fu mutato in «Che innalza il nome di Aton». Egli mantenne il nome di incoronazione, e cambiò Amenhotep in Akhenaton «Gradito ad Aton», sostituendo semplicemente il nome del dio.
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Benché Champollion non fosse ancora trentenne, il suo interesse per i geroglifici risaliva a quasi due decenni prima, e non era mai venuto meno. Tutto era cominciato nel 1800, quando il matematico francese Jean-Baptiste Fourier, uno dei «pechinesi» della spedizione egiziana di Napoleone, aveva mostrato a Champollion, allora un ragazzino di dieci anni, la sua collezione di reperti dell’antico Egitto, molti dei quali recavano strane iscrizioni. Fourier aveva spiegato che nessuno era in grado di interpretare quei bizzarri caratteri, e il ragazzino aveva promesso che un giorno egli avrebbe svelato il mistero. A diciassette anni, Champollion aveva presentato un lavoro dal titolo "L’Egitto sotto i faraoni".
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Radio 24 ha dedicato una bella puntata di "Destini Incrociati" a due figure fondamentali dell'egittologia: Howard Carter e Lord Carnavon (rispettivamente lo scopritore della tomba del re Tutankhamon e il suo mecenate e finanziatore).
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Nell'Antico Egitto, milioni di malcapitati ibis venivano mummificati e nutriti per l'aldilà. Questa attività ha probabilmente portato all'estinzione della specie. Scoperta la più antica testimonianza dell'uso degli antichi Egizi di sacrificare e riempire di cibo questi uccelli affinché dopo la morte facessero da messaggeri presso gli dei.
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Abido: vivere e morire all’alba dell’antica civiltà egizia - Di John Galvin - Fotografie di Kenneth Garrett - National Geographic Italia - Aprile 2005
AHA IL GUERRIERO non fu ucciso nel corso delle guerre per l'unificazione dei due regni del Nilo. Né cadde durante la costruzione della capitale, Menfi. No, secondo la leggenda il primo sovrano dell'Egitto unificato morì per un incidente di caccia dopo un regno durato 62 anni, ingloriosamente calpestato a morte da un ippopotamo.
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Biblioteca di Alessandria d'Egitto [La pianta di Alessandria d'Egitto - Allineamento]: biblioteca dell'antichità presso la quale era conservata la più vasta collezione di libri del mondo antico. Fondata da Tolomeo I Sotere, sovrano d'Egitto, nella città di Alessandria, fu ampliata dal figlio Tolomeo II Filadelfo agli inizi del III secolo a.C. Ambizione del progetto era radunare qui tutte le opere scritte dall’umanità sino ad allora.
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La civiltà egizia conosceva numerose forme di divertimento. Osservando i dipinti parietali delle sepolture si nota che i nobili amavano banchettare intrattenendosi con musica e spettacoli di danza ed esercizi acrobatici.
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Come scrive Erodoto sembra che i primi geometri furono gli agrimensori egiziani, che per necessità puramente pratiche, misuravano e dividevano le superfici dei campi, calcolavano le varie proporzioni dei terreni e attraverso paletti conficcati nel suolo sui quali tendevano delle corde annodate tra loro tracciavano delle rette sul terreno. Per questo motivo proprio i Greci chiamarono questi antichi geometri “arpedonapti” (annodatori / tenditore di funi).