Faraoni dell'Antico Egitto
L'istituzione faraonica è senza ombra di dubbio la più duratura delle istituzioni della storia: centinaia di faraoni si sono succeduti (quasi sempre senza periodi di discontinuità) per 30 dinastie e tre millenni di storia. L'istituzione faraonica è la più longeva di tutti i tempi: un sistema di governo e di potere pressoché assoluto che ha subito solo minime modificazioni in un lasso di tempo incredibilmente lungo! Aton-Ra è il sito giusto per le tue ricerche sull'antico Egitto e sui suoi faraoni.
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Akhenaton (Amenhotep IV) regnò da solo a partire dal 1378/1352, succedendo ad Amenhotep III e assumendo come nome di incoronazione Neferkheperura «Le trasformazioni di Ra sono perfette», cui unì l’epiteto Uaenra «L’Unico di Ra». Il resto della titolatura lo mette invece in rapporto con Tebe, anche se il suo «nome di Horo d’Oro» chiama quest’ultima «Heliopolis del Sud». L’importanza di Heliopolis era legata al fatto che i principi reali venivano educati a Menfi, e non è detto che in questo caso l’accenno alla città significasse già l’esistenza di un’opposizione alla dottrina di Amon. La sua coreggenza con Amenhotep III è oggetto di discussione. Seppure si verificò, non è possibile specificarne la durata: forse ebbe inizio negli anni 28-29 di Amenhotep III per alcuni studiosi, mentre per altri è da abbassarsi agli anni 37-39.
Akhenaton: nome assunto dal faraone egizio Amenofi IV (1372-1354 ca. a.C.), figlio di Amenofi III e sposo di Nefertiti [Akhenaton e Nefertiti]. Akhenaton è una figura unica nella storia egizia: sovvertì il millenario ordine religioso introducendo il monoteismo. Sovrano della XVIII dinastia del Nuovo Regno, assunse il nome del dio Aton [ATON - Divinità Egizia], cioè il dio Sole, con cui si identificò. Dopo aver imposto il culto di questa divinità, il faraone trasferì la capitale da Tebe ad Akhetaton (l’attuale Tell el-Amarna), che divenne il centro del nuovo culto, e combatté contro i potenti sacerdoti che cercavano di mantenere vivo il culto del dio Amon.
Cleopatra (Alessandria d'Egitto 69-30 a.C.), ultima regina della dinastia tolemaica; regnò sull'Egitto come Cleopatra VII [Cleopatra - l'ultimo sogno del faraone] dal 51 al 30 a.C. ed è passata alla storia per le sue relazioni sentimentali con Giulio Cesare e Marco Antonio.
Figlia del faraone Tolomeo XII Aulete, alla morte del padre nel 51 a.C. fu associata al trono con il fratello Tolomeo XIII, dodicenne, a condizione che si sposassero, come era nell'uso tra i faraoni egiziani.
Nefertiti, la moglie del faraone Akhenaton è senz'altro uno dei personaggi più affascinanti del Nuovo Regno [Il nuovo regno (1580-1085 CA. A.C.)] e di tutta la storia egizia. Molto si è discusso sulla bellezza di Nefertiti, sulle sue origini e recentemente alcuni hanno perfino messo in dubbio l'autenticità del famoso ritratto (con porchi argomenti convincenti).
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Quando i Krasnals, artisti polacchi di strada alla maniera di Banksy e JR, l’avevano incontrata, lo scorso anno al Neues Museum di Berlino per un’intervista in esclusiva, si era dimostrata in perfetta sintonia con i tempi: «Voglio tornare in Egitto, voglio essere vicina al mio popolo». Dunque, sapeva, nonostante l’esilio dorato (ma forzato) nelle stanze che un’archistar come David Chipperfield aveva ridisegnato per lei nel 2009, della Primavera araba.
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Per oltre vent’anni (1490-1468), sull’Egitto regnerà una donna: Hatshepsut. Non è la prima donna faraone; era già accaduto una prima volta durante l’Antico Regno e una seconda durante il Medio Regno. Ma le due precedenti donne faraone avevano regnato in periodi di crisi, che erano seguiti a epoche splendide. Hatshepsut, invece, è a capo di un Egitto ricco e potente.
Intelligente, abile, dotata di capacità amministrative probabilmente eccezionali e di uno spiccato senso politico, Hatshepsut era una delle due figlie di un grande monarca, Thutmosi I (1506- 1494). Fu lui a formare la figlia all’esercizio del potere. Hatshepsut gli testimoniò del resto un profondo affetto, tenendolo sempre come modello. Thutmosi I, che mantenne fermamente la Nubia sotto il giogo egizio, condusse un’importante spedizione militare in Asia.
La trasfigurazione di Tutankhamon - Nel 1338 a.C., un corteo funebre penetra nella Valle dei re il cui accesso è sorvegliato da uomini, armati che non lasciano passare nessuno, all’infuori degli ufficiali accreditati. Alla testa del drappello incede Ay, un personaggio molto influente che porta il titolo di “padre divino”. È un alto funzionario, invecchiato sotto le armi, che era già in carica durante il regno di Akhenaton, «l’eretico», e ha conservato il suo rango e le sue prerogative anche dopo l’abbandono della nuova capitale, Akhetaton, ora deserta, e il ritorno della corte a Tebe dove l’ortodossia di Ammon [AMON - Divinità Egizia] regna nuovamente incontrastata.
Il regno di Nitocris: Morto centenario, il re Pepi II ebbe come successore Merenra, il cui regno fu brevissimo: durò probabilmente meno di un anno. Entra allora in scena Nitocris, la prima donna ufficialmente considerata faraone regnante, dal momento che il suo nome figura in una delle liste reali composte dagli egizi e oggi nota come Canone di Torino. Altre liste furono probabilmente distrutte se, come abbiamo constatato, già molto prima di Nitocris, le donne esercitarono il potere supremo.
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Hatshepsut Conteggio articoli: 8
Cosa spinse Hatshepsut a regnare sull'antico Egitto come un uomo, lasciando il figliastro nell'ombra? Assieme mummia di Hatshepsut (Hatshepsowe) torna alla luce la vera storia di una delle cinque donne che divennero faraoni nella millenaria storia egizia. Nitokerty, Sobeknefru, Hatshepsut, Tawosret, Cleopatra VII. Di queste regine che divennero faraoni solo Hatshepsut ebbe un regno lungo e prospero.