Akhenaton
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Akhenaton
Akhenaton: nome assunto dal faraone egizio Amenofi IV (1372-1354 ca. a.C.), figlio di Amenofi III e sposo di Nefertiti [Akhenaton e Nefertiti]. Akhenaton è una figura unica nella storia egizia: sovvertì il millenario ordine religioso introducendo il monoteismo. Sovrano della XVIII dinastia del Nuovo Regno, assunse il nome del dio Aton [ATON - Divinità Egizia], cioè il dio Sole, con cui si identificò. Dopo aver imposto il culto di questa divinità, il faraone trasferì la capitale da Tebe ad Akhetaton (l’attuale Tell el-Amarna), che divenne il centro del nuovo culto, e combatté contro i potenti sacerdoti che cercavano di mantenere vivo il culto del dio Amon.
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Akhenaton e Nefertiti
Ameofi IV, subito dopo essere salito al trono, assunse il nome di Akhenaton e iniziò la sua riforma religiosa che costituì la prima forma di monoteismo della storia. Tale riforma tramontò rapidamente dopo la sua morte, ma darà i suoi frutti 13 secoli dopo. Venne introdotto il culto del dio solare, l'Aton [ATON - Divinità Egizia], in cui il faraone vi profuse tutte le sue inesauribili energie anche a discapito degli affari di stato. La nuova religione (che comunque riprendeva simboli e idee dell'antico regno), soppiantava tutte le altre divinità egiziane con il culto di Aton, e valse ad Akhenaton il marchio di eretico.
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Akhenaton: il faraone eretico
Akhenaton (Amenhotep IV) regnò da solo a partire dal 1378/1352, succedendo ad Amenhotep III e assumendo come nome di incoronazione Neferkheperura «Le trasformazioni di Ra sono perfette», cui unì l’epiteto Uaenra «L’Unico di Ra». Il resto della titolatura lo mette invece in rapporto con Tebe, anche se il suo «nome di Horo d’Oro» chiama quest’ultima «Heliopolis del Sud». L’importanza di Heliopolis era legata al fatto che i principi reali venivano educati a Menfi, e non è detto che in questo caso l’accenno alla città significasse già l’esistenza di un’opposizione alla dottrina di Amon. La sua coreggenza con Amenhotep III è oggetto di discussione. Seppure si verificò, non è possibile specificarne la durata: forse ebbe inizio negli anni 28-29 di Amenhotep III per alcuni studiosi, mentre per altri è da abbassarsi agli anni 37-39.
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La nuova fede: Aton
La rivoluzione religiosa di Akhenaton: Testo tratto dal libro di Alan Gardiner: la civiltà egizia (pagine 206-210).
[...] Non vi è dubbio che Akenaton si considerasse l'apostolo di una nuova fede, e nelle tombe, varie epigrafi testimoniano dello zelo con cui era ascoltata la sua dottrina. Eccone un tipico esempio: "Quanto è fortunato colui che ascolta la Dottrina della Vita, e si sazia della tua contemplazione, e i suoi occhi guardano ogni giorno l'Aton…" -
La riforma religiosa di Akhenaton
La nuova titolatura del sovrano, che rivelava al paese il dogma di Aton, venne incisa per la prima volta sulle stele della riva orientale. Egli trasformò il suo «nome di Horo», «Toro potente dalle alte piume», troppo legato a Tebe, in «Toro potente amato da Aton». Il suo «nome di nebty», «Grande di regalità in Karnak», divenne «Grande di regalità in Akhetaton», il «nome di Horo d’Oro», «Che innalza le Corone nell’Heliopolis del Sud» fu mutato in «Che innalza il nome di Aton». Egli mantenne il nome di incoronazione, e cambiò Amenhotep in Akhenaton «Gradito ad Aton», sostituendo semplicemente il nome del dio.
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Nefertiti
Nefertiti, la moglie del faraone Akhenaton è senz'altro uno dei personaggi più affascinanti del Nuovo Regno [Il nuovo regno (1580-1085 CA. A.C.)] e di tutta la storia egizia. Molto si è discusso sulla bellezza di Nefertiti, sulle sue origini e recentemente alcuni hanno perfino messo in dubbio l'autenticità del famoso ritratto (con porchi argomenti convincenti).
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Una porta che conduce alla tomba di Nefertiti?
Più di 90 anni dopo che Howard Carter vi mise piede per la prima volta, la tomba di Tutankhamon [si veda anche Tutankhamon, segreti di famiglia] non smette di nascondere i suoi segreti. Il ricercatore americano Nicholas Reeves sostiene infatti di aver trovato una porta fantasma sotto i dipinti della camera mortuaria del faraone che potrebbe condurre alla tomba della regina Nefertiti.