religione egizia

  • AAM, AMAM, AMMIT – Divinità Egizie

    AMIT è una strana divinità, una entità mostruosa del panteon egizio. Ammit è preposta alla distruzione dello spirito del defunto nel caso di sfavorevole verdetto del tribunale osiriaco (cfr. « psicostasia»).

  • Abido: sacrifici umani

    Abido: sacrifici umani

    Abido: vivere e morire all’alba dell’antica civiltà egizia - Di John Galvin - Fotografie di Kenneth Garrett - National Geographic Italia - Aprile 2005
    AHA IL GUERRIERO non fu ucciso nel corso delle guerre per l'unificazione dei due regni del Nilo. Né cadde durante la costruzione della capitale, Menfi. No, secondo la leggenda il primo sovrano dell'Egitto unificato morì per un incidente di caccia dopo un regno durato 62 anni, ingloriosamente calpestato a morte da un ippopotamo.

  • Akhenaton: il faraone eretico

    AkhenatonAkhenaton (Amenhotep IV) regnò da solo a partire dal 1378/1352, succedendo ad Amenhotep III e assumendo come nome di incoronazione Neferkheperura «Le trasformazioni di Ra sono perfette», cui unì l’epiteto Uaenra «L’Unico di Ra». Il resto della titolatura lo mette invece in rapporto con Tebe, anche se il suo «nome di Horo d’Oro» chiama quest’ultima «Heliopolis del Sud». L’importanza di Heliopolis era legata al fatto che i principi reali venivano educati a Menfi, e non è detto che in questo caso l’accenno alla città significasse già l’esistenza di un’opposizione alla dottrina di Amon. La sua coreggenza con Amenhotep III è oggetto di discussione. Seppure si verificò, non è possibile specificarne la durata: forse ebbe inizio negli anni 28-29 di Amenhotep III per alcuni studiosi, mentre per altri è da abbassarsi agli anni 37-39.

  • ANZTI - Divinità Egizie

    È il prototipo predinastico di Osiride (cfr.), divenuto insegna del IX nòmo nel comprensorio orientale a nord di Heliopolis. Nei Testi delle Piramidi è definito: « Colui che è nel nome di Anzti, comandante supremo dei suoi nomi ». Il Moret lo ritiene un eroe umano divinizzato, un capo che installò i nomadi sui territori, gettando le basi di una lavorazione metodica del suolo.

  • APEP - Divinità Egizie

    Il drago malefico, simbolo delle tenebre demoniache e del male, che contrasta quotidianamente il passo alle forze della luce, simboleggiate dal dio Sole Ra. Per agevolare la vittoria del principio solare i sacerdoti egizi pronunciavano, nel momento in cui il sole stava per sorgere all’orizzonte, formule di esecrazione, bruciando nel contempo un simulacro in cera di Apep.

  • ATUM – Divinità Egizia

    Il dio supremo nella concezione teologica eliopolitana. Il SUO nome deriva da una radice tm che ha nello stesso tempo i due significati opposti di « totalità » e del « nulla ». La sua origine deriva da una speculazione astratta del sacerdozio e, per collegano all’idea cosmica, venne assimilato al principio solare nel duplice aspetto di Atum-Ra e di Ra-Atum.

  • BABA, BACINO ecc. - Miti egizi

    Demone pericoloso nominato già nei Testi delle Piramidi e collegato alla scimmia africana Pa pio cynocephalus. Le allusioni a lui riferentisi, nello stesso Libro dei Morti, pur nella loro incompletezza attestano il ruolo di tale demone nella sfera sessuale.

    Bacino di Fuoco: vedi Lago di fuoco

    BACINO SACRO

    Nella concezione escatologica egizia figurano spesso dei bacini sacri, a forma rettangolare o a « T », in prossimità dei quali il defunto è riprodotto mentre beve o attinge l’acqua di vita. Sovente tali bacini sono associati agli alberi sacri (cfr.). La forma a « T » oltre a corrispondere a quella delle «tavole di offerte» impiegate nel servizio funerario per alimentare il Ka (cfr.) del defunto, è analoga al lago in prossimità del quale veniva fatta sostare la mummia per i riti purificatori.

  • BES – Divinità egizia

    BES - Divinità grottesca e deforme, a gambe arcuate, in posizione eretta e leggermente aggressiva. La maschera, spesso a carattere leonino, è ornata da una larga barba mentre la lingua viene sfacciatamente esposta.

  • DIVINITA' MEROITICHE

    DIVINITA' MEROITICHE - Tra le divinità di Meroè, ne compare anche una leonina a tre teste e quattro braccia, di sapore quasi indiano, ma con attributi esterni, quali la corona, di origine egiziana.

    Particolarmente venerato a Meroè fu anche Amon di Napata, ma i templi di Begerawie e di Benuaga mostrano altre divinità e culti barbarici sopravvissuti sino a tarda epoca unitamente a pratiche scomparse in Egitto dal periodo protostorico, come i sacrifici umani che sono attestati a Meroè sino al ii secolo a.C.

  • HAPI - Divinità Egizia

    Uno dei figli di Horo che, come Duamutef (cfr.) partecipò alle operazioni di mummificazione del corpo di Osiride divenendo uno dei patroni dei vasi canopi (cfr.). È cinocefalo e, unitamente a Neftis, protegge i polmoni del defunto conservati nel vaso canopo a suo nome. Come punto cardinale raffigura il nord. La divinizzazione del fiume Nilo nel duplice aspetto del sud e del nord.

  • HERSHEF - ARSAPHES - Divinità Egizia

    Da Herishef = «Colui che è sul suo lago». Essere divino il cui culto risale all’epoca predinastica con centro a Herakleopolis Magna nel Fayùm, identificato dai Greci con Herakles. Fu considerato una forma di Osiride (cfr.) e in questo caso ebbe l’aspetto antropomorfo criocefalo.

  • Horus - divinità egizia

    Horus: nella mitologia egizia, dio del cielo, della luce e della bontà. Una delle principali divinità egizie, Horus era figlio di Iside, dea della natura, e Osiride, dio del mondo sotterraneo; quando Osiride fu ucciso dal suo malvagio fratello, Seth, dio dell'oscurità e del male, Horus vendicò la morte del padre uccidendo suo zio. Solitamente raffigurato in figura di falco (o con testa di falco), è rappresentato anche come un bambino con un dito sulle labbra (e per questo era ritenuto dai romani il dio del silenzio). Horus era noto presso i greci e i romani con il nome di Arpocrate.

  • I miti e le divinità minori dell'antico Egitto

    Seshat: la Signora delle Stelle Comprendere la cultura e l’arte dell’antico Egitto è impossibile se non si tiene presente che ogni aspetto della vita di questa affascinante civiltà era impregnato di credenze mistico/religiose. L’adorazione di una moltitudine di divinità fu la caratteristica principale della religione egizi.

  • Il gatto, lo spirito di Iside

    Bastet Il falco, il serpente e il coccodrillo sono stati ritenuti animali sacri nell'antico Egitto, ma la popolarità e venerazione verso il gatto ha superato quella per qualsiasi altro animale. Il gatto era l'animale più diffuso fin dall'antichità e la sua fama crebbe nel tempo facendolo passare da animale sacro a vera e propria divinità, il suo culto si estese ben oltre i suoi confini dell'Egitto.

  • Il mito di Osiride

    Si racconta che Rhea (Nut) si fosse unita nascostamente con Kronos (Geb), che Helios (Rà) si fosse accorto di ciò e avesse pronunciato contro di lei la maledizione di non poter generare figli né in un mese né in un anno. Ma anche Hermes (Thoth) amava la dea e si unì a lei. Dopo questo fatto, giocando a dama con la dea della luna Brett e strappandole la settantesima parte di ogni giorno, sommò tutte queste parti in cinque giornate e le aggiunse ai trecentosessanta giorni (dell'anno): per questo motivo gli Egiziani le chiamano ancora oggi "quelle aggiunte", festeggiandole come genetliaco degli dèi.

  • Il tempio di Osiride svelato

    Con un più che soddisfacente successo di pubblico siamo giunti alla settimana conclusiva del percorso storico, politico e religioso riguardante il sito di Abydos (Egitto), allestito con i lavori fotografici e scenografici di Paolo Renier affiancati ai reperti storici del Museo Egizio di Firenze. Tutto questo è la mostra “Il tempio di Osiride svelato” ospitata al Museo Archeologico di Firenze fino al 19 giugno e ad ingresso libero.

  • IMHOTEP L'architetto divinizzato

    HOTEP - ARCHITETTO e consigliere di re Zoser [Djoser (Zoser)] della II dinastia. Costruì a Sakkara la prima piramide quella a gradini, per successive sovrapposizioni di ma.staba, le tombe trapezoidali a forma di pan. Ca. La sua reputazione di saggio era già ampia mente diffusa nel Medio Impero ed aumenti progressivamente, sfociando nella sua divinizzazione in epoca saitica.

  • Iside - divinità egizia

    Iside Nella mitologia egizia, dea della fertilità e della maternità. Gli egizi la credevano figlia del dio Keb ("Terra") e della dea Nut ("Cielo"), sorella e sposa di Osiride, giudice dei morti, e madre di Horus, dio del Cielo. Dopo la fine del Regno Nuovo nel IV secolo a.C., il centro del culto di Iside, al suo culmine, era Philae, un'isola sul Nilo in cui le venne dedicato un grande tempio costruito all'epoca della trentesima dinastia.

  • ISIDE - Divinità egizia

    ISIDE - FIGLIA di Nut (la dea del Cielo) e di Geb (il dio della Terra), sorella e sposa di Osiride con il quale divise il regno sull’Egitto nelle mitiche dinastie dìvine. Affiancò il marìto nella diffusione dell’agricoltura, delle arti domestiche, delle scienze, tra cui la medicina.

  • KHNUBIS, KHNUFIS, KHNUMIS - Divinità egizia

    KHNUBIS, KHNUFIS, KHNUMIS - Entità magica raffigurata nell’aspetto di un serpente leontocefalo con sette o dodici raggi e talvolta un nim bus attorno alla testa. Fu la probabile fusione dell’Agathodemon con Khnum. Secondo Drexler fu uno dei trentasei Decani e precisamente quello del Cancro.

  • KHNUM-RA: divinità egizia

    KHNUM - Divinità criocefala di origine antichissima. Ebbe il suo centro di adorazione alla prima Cataratta ove fu considerato « Guardiano delle sorgenti del Nilo » e ove formò una triade unitamente alle dee locali Anukis e Satis. In epoca eliopolitana sostituì, nell’XI nòmo dell’Alto Egitto, l’originario culto di Set.

  • La mitologia Egizia (in breve)

    Mitologia egizia: corpus di credenze costituenti la religione dell'antico Egitto, che influì particolarmente sull'evoluzione della cultura, pur non avendo gli egizi mai concepito la religione come un sistema teologico coerente.

  • La nuova fede: Aton

    La rivoluzione religiosa di Akhenaton: Testo tratto dal libro di Alan Gardiner: la civiltà egizia (pagine 206-210).
    [...] Non vi è dubbio che Akenaton si considerasse l'apostolo di una nuova fede, e nelle tombe, varie epigrafi testimoniano dello zelo con cui era ascoltata la sua dottrina. Eccone un tipico esempio: "Quanto è fortunato colui che ascolta la Dottrina della Vita, e si sazia della tua contemplazione, e i suoi occhi guardano ogni giorno l'Aton…"

  • La riforma religiosa di Akhenaton

    AkhenatonLa nuova titolatura del sovrano, che rivelava al paese il dogma di Aton, venne incisa per la prima volta sulle stele della riva orientale. Egli trasformò il suo «nome di Horo», «Toro potente dalle alte piume», troppo legato a Tebe, in «Toro potente amato da Aton». Il suo «nome di nebty», «Grande di regalità in Karnak», divenne «Grande di regalità in Akhetaton», il «nome di Horo d’Oro», «Che innalza le Corone nell’Heliopolis del Sud» fu mutato in «Che innalza il nome di Aton». Egli mantenne il nome di incoronazione, e cambiò Amenhotep in Akhenaton «Gradito ad Aton», sostituendo semplicemente il nome del dio.

  • La via di Iside: dee e donne nell'antico Egitto

    Un saggio intitolato a una delle figure più importanti del pantheon egizio, presa a emblema della condizione femminile, e tuffo nei misteri più riposti di quella affascinante civiltà. [Tessuti e moda nell'antico Egitto].

  • MAAT - La verità - Divinità astratta dell'antico Egitto

    Maat - DEA ASTRATTA, simbolo della Verità e della Giustizia. Nella composizione del suo nome entra la misura lineare, o « cubito », per sottolineare il senso di esattezza matematica. È raffigurata di aspetto muliebre col capo sormontato da una piuma di struzzo e, nel Nuovo Impero, accovacciata col segno della vita in mano.

  • MERSEGERT - MERITSEGER - Divinità egizie

    MERSEGERT - MERITSEGER: DEA SERPENTE protettrice della necropoli tebana e quindi a carattere spiccatamente funerario. Il suo nome significa « l’amata dal silenzioso », cioè da Osiride il patrono dei morti (cfr.). Ebbe culto particolare a Deir el Medineh. Merti: appellativo delle due dee Nekhbet e Uadjet.

    MERUR: vedi MNEVIS.

  • MESKA - Divinità egizia

    MESKA: designa la pelle sotto cui si poneva l’iniziando. L’atto dell’iniziazione, quale « seconda nascita », è indicato come il « passaggio per la pelle »: l’iniziando infatti assumeva una posizione fetale entrando in uno stato di letargo simile a quello della vita prenatale, ma autocosciente. La pelle originariamente designò le vittime tifoniche sacrificali e fu il simbolo di Anubis [ANUBIS - Divinità Egizia] oltre a costituire una delle insegne di Osiride, quale dio della resurrezione. Innanzi al suo trono infatti appare regolarmente la pelle di un animale sacrificato, in genere il leopardo, appesa ad una picca poggiante sopra un recipiente ove colava il sangue.

    Il rito del « passaggio per la pelle » oltre a costituire parte integrante della iniziazione individuale, era anche compiuto a beneficio del defunto innanzi alla statua che lo raffigurava o al sarcofago eretto contenente la mummia. In questo caso il sacerdote addetto, chiamato Sem, cadeva nel sonno magico, dopo essersi assiso, in posizione fetale, su un minuscolo scranno. La pelle simboleggiava l’amnios o il chorion quale membrana che avvolge il feto. Il termine meska è costituito da mes = « nascita » e ka = « doppio » o « corpo astrale ».

  • MONTU - MONTH - Divinità dell'Antico Egitto

    Antichissima divinità nota soprattutto per il suo aspetto bellicoso, generalizzatosi nel Nuovo Regno. Ebbe culto principale nella sua città originaria di Hermonthis (Ermant), ma anche a Tebe, precedendo il culto di Amon che lo soppiantò durante la XII dinastia. La nuova personalità solare è ribadita dall’assimilazione con Ra nella forma di Montu-Ra.

  • NEFERTUM - divinità egizia

    NEFERTUM - DIVINITÀ presumibilmente originaria del Basso Egitto che, come figlio di Sekhmet, ebbe culto particolare a Menfi. Nefertum è d’aspetto antropomorfo con il simbolo del fiore di loto ritto sul capo. Dai Greci fu identificato in Prometeo.

  • NEFTIS - Divinità egizia

    Neftis: figlia di Geb e di Nut e sposa del fratello Set . In una versione del mito osiriaco Set convinse Neftis a rubare la profumata veste della sorella Iside e a giacere con l’altro fratello Osiride [vedi Il mito di Osiride].

  • NEHEBKA - divinità egizia

    NEHEBKA: divinità secondaria rappresentata come un serpente dotata di braccia umane e che fa 1a sua comparsa nei testi magico-religiosi, particolarmente in quelli del Nuovo Impero.

  • NEITH - divinità Egizia

    NEITH DEA PREDINASTICA con epicentro cultuale nel ramo saitico del Delta. La sua origine non è locale e la qualifica Tehenut equivale a « la Libica». Ebbe culto principale a Sas. È dea guerriera e domestica nello stesso tempo: come tale è rappresentata sia con arco e frecce, coronata della corona del Basso Egitto, sia con la spola dei tessitori che, secondo la tradizione, avrebbe inventato.

  • Osiride - divinità egizia

    Osiride: una delle principali divinità della mitologia egizia. In origine dio locale di Abido e Busiris, Osiride, che rappresentava il principio generatore maschile nella natura, era identificato con il Sole calante; veniva dunque considerato signore del regno dei morti. Osiride era fratello e sposo di Iside, dea della Terra e della Luna, che rappresentava il principio generatore femminile nella natura. Secondo una delle numerose versioni del mito, Osiride fu re dell'Egitto e civilizzò il suo popolo con l'insegnamento della legge, dell'agricoltura e della religione. Venne assassinato dal suo malvagio fratello Seth, che ne fece a pezzi il corpo spargendone i frammenti; Iside, tuttavia, trovò e seppellì i suoi resti, e ogni luogo di sepoltura fu poi venerato come un luogo sacro. Il figlio Horus vendicò la morte del padre uccidendo Seth e ascendendo al trono. Osiride visse negli Inferi come signore dei morti, ma, attraverso Horus, fu anche considerato fonte di nuova vita.