L’isola Elefantina:

Il Nilo incontra, lungo il percorso che compie dall’Africa centrale al Mediterraneo, regioni ricche di rocce in particolare ad Aswan dove si trova numerosa la presenza di granito che fu molto sfruttato dagli antichi egiziani per costruire monumenti.

L’isola elefantina è tra le più grandi presenti nella prima cataratta del Nilo e sicuramente può essere considerata l’ultima località egiziana per chi viaggia lungo il fiume verso sud.

L’isola ha una forma allungata ed è costituita nella parte meridionale da un grande sperone di roccia granitica che scende sul fiume, in questo punto l’acqua nel corso degli anni ha accumulato molti detriti aumentando così le dimensioni dell’isola stessa.

L’isola era dedicata al culto del dio Khum responsabile di tenere in mano le sorti dell’Egitto perché, secondo la religione egiziana, esso avrebbe aperto e chiuso le caverne dalle quali sarebbero uscite annualmente le acque del Nilo durante le inondazioni.

Alcuni resti archeologici la rendono un posto unico in Egitto in particolare un edificio consacrato al dio Khum che era collegato al nilometro, una scala graduata incisa sulle rocce dell’isola che aveva lo scopo di controllare e misurare il livello delle acque del fiume.

Una missione tedesca e svizzera dal 1969 sta scavando nella zona archeologica del tempio di Khum trovando numerosi problemi nel lavoro di ricerca probabilmente perché le rovine si estendono su una superficie ridotta e quindi i resti si sono sovrapposti in senso verticale durante il trascorrere degli anni.

Alcune sepolture databili al periodo di Naqada III confermano che l’isola fu il centro di un insediamento predinastico e sembra che la necropoli fosse situata su un rialzo roccioso che per gran parte dell’anno era diviso dal resto dell’isola da un tratto del fiume Nilo.

Studiando le culture preistoriche egiziane è evidente che la maggior parte degli insediamenti fossero situati nella fascia desertica in prossimità di alcuni wadi, ecco perché stupisce come sull’isola elefantina si sia trovato questo tipo di villaggio.

Secondo gli studiosi la spiegazione sarebbe quella che l’insediamento preistorico dell’isola avrebbe avuto un’importate funzione strategica dovuta alle caratteristiche del territorio ricco di rocce granitiche ed isolette più o meno grandi che rallentavano naturalmente la navigazione e così favorivano il controllo del traffico navale sul Nilo.

L’evoluzione dei resti archeologici documentano come sull’ isola elefantina ci fu la fine della cultura preistorica ed il timido inizio della prima organizzazione statale d’Egitto.