Per arrivare ad un studio completo di disegni e cartine dei monumenti d'Egitto si deve attendere la spedizione napoleonica (1781-1801). Napolene Bonaparte volle al suo seguito del suo esercito una commissione scientifica formata da ingegneri, disegnatori , architetti, astronomi, geologi e matematici tra i quali spiccava il nome del barone Dominique Vivant Denon.
Per Napoleone lo scopo principale era quello di conquistare l'Egitto, paese che rivestiva un'importante base commerciale con il lontano Oriente ma compito di questi studiosi era quello di rilevare monumenti, studiare flora, fauna e geologia locali.
Dominique Vivant Denon, personaggio di cultura e talento artistico nel 1798 prese parte alla spedizione in Egitto, condivise con i soldati l'asprezza della vita militare ma scoprì dal vivo i fasti secolari dei faraoni disegnando, catalogando e registrando tutti i monumenti incontrati durante la campagna francese. I suoi appunti e disegni furono la base dei volumi voluti da Bonaparte, pubblicati a Parigi con il nome Description de l'Egypte, opera divisa in diversi volumi e tavole comprendenti più di tremila disegni pubblicati a partire dal 1809 con un lavoro di catalogazione e rielaborazione dei dati durato quasi 10 anni. Al tempo della spedizione francese non era ancora stata decifrata la lingua geroglifica, quindi gli studiosi si basarono sulle descrizioni lasciate dagli autori classici.
L'edizione originale della Description de l'Egypte comprendeva più di tremila tavole dedicate ai monumenti antichi ed islamici, descrizione di flora e fauna, illustrazioni corredate da nove volumi di commenti con settemila pagine di testo. Quattro volumi testuali e 5 tavole dedicate solo alle opere scultoree ed architettoniche antiche.
L'opera ebbe uno sfolgorante successo internazionale, sia in campo accademico che pubblico, risvegliando improvvisamente l'interesse europeo per l'Egitto faraonico e promuovendo molte altre analoghe iniziative culturali.
Ma le osservazioni di Denon dettero vita nel 1802 ad un suo personale testo con il nome di "Viaggio nel Basso e nell'Alto Egitto", certo i disegni non ebbero il medesimo rigore stilistico voluto per i volumi commissionati da Bonaparte, ma crearono lo stesso una forza evocativa trasportando i lettori nel fascino di un tempo antico, il suo operato gli valse la nomina a direttore generale dei musei parigini.
Denon così descriveva la visita alle piramidi: "avevamo solo due ore a disposizione per la visita delle piramidi, avevo concentrato tutte le mie capacità per rendermi ben conto di quello che vedevo, avevo disegnato, misurato quanto avevo potuto e mi ero riempito la testa di osservazioni sperando di capire molte cose … ebbi il tempo di osservare la Sfinge, che merita di essere disegnata con cura scrupolosa sebbene le sue proporzioni siano enormi .."
Articolo a cura di Silvia B.