Racconto di viaggio in Egitto di Mauro Morelli: per gentile concessione dell'
DIARIO DI VIAGGIO IN EGITTO
Ad appena tre mesi di distanza dal ritorno dal Marocco comincia a farsi avanti con prepotenza il bisogno di un nuovo viaggio in un paese esotico. Questa volta saremo soli perché Alberto e Ornella ci hanno detto di non essere in condizione di partire di nuovo e allora, visto che loro ci sono già stati alcuni anni fa, la meta si sceglie da sola: l'Egitto. Sfogliamo qualche catalogo ma subito la scelta cade su una proposta di Avventure nel Mondo della durata di 15 giorni con percorso interamente in pulmino con autista: Nilo, Sinai e Mar Rosso. Oltre alla visita delle incredibili e infinite meraviglie archeologiche dell'Antico Egitto, potremo quindi abbinare un tuffo nel mar Rosso e soprattuttola scoperta del Sinai, il monastero di Santa Caterina, per la gioia di Grazia, e la mistica salita al Jebel el-Musa o monte Sinai, il biblico monte dove Mosè verso il 1250 a.C. avrebbe ricevuto da Dio le tavole dei dieci comandamenti. Questa volta però ai consueti problemi da affrontare quando partiamo per un viaggio, se ne aggiunge un altro: Valentina sta attraversando un periodo critico con segni di stanchezza e strani dolori nervosi allo stomaco e quindi non ce la sentiamo di lasciarla sola a Livorno……..e allora, di getto, si decide, partiremo tutti e tre insieme! E così, seppur con un certo timore che nessuno di noi ha il coraggio di confessare, ci iscriviamo al viaggio del mitico Avventure nel mondo, restando poi in attesa della conferma che arriverà solo una settimana prima della partenza: una sera finalmente ci telefona la capogruppo, una certa Adriana di Mareno di Piave in provincia di Treviso, che, nel confermarci l'effettuazione del viaggio come da noi richiesto, ci dà appuntamento all'aeroporto di Roma per le ore 12 di sabato 6 marzo.
INIZIA L'AVVENTURA CON "AVVENTURE NEL MONDO"
Raggiungiamo Fiumicino in treno, percorrendo una costa tirrenica interamente imbiancata da una incredibile e fastidiosa grandinata che già ci aveva salutati alla stazione di Livorno al momento di scaricare le valigie dalla Panda.
A Roma troviamo solo una parte del gruppo, otto partecipanti più noi tre, mentre gli altri sei, in partenza da Milano con la capogruppo, si uniranno a noi all'aeroporto di Atene dove tutti faremo uno scalo intermedio. Il nostro primo impatto con i partecipanti che troviamo al punto di incontro non è estremamente rassicurante né confortante. Si tratta di Corrado e Franco che, appena vengono a sapere che siamo alla nostra prima esperienza di viaggio con Avventure nel mondo, ci squadrano con una certa aria annoiata e superiore da veterani viaggiatori del mondo e con una certa commiserazione, ridacchiando sotto i baffi, ci dicono: "Auguri!". Lì per lì mi sento gelare, ma poi mi riprendo, cerco di mantenere un atteggiamento compassato e tranquillo e faccio notare ai due "veterani" che, tutto sommato, se loro continuano a viaggiare con Avventure nel mondo, nonostante lo scetticismo dimostrato, vuol dire che alla fine qualche cosa di positivo deve pur esserci!
Comunque partiamo in orario con un volo della Olimpic Air diretto ad Atene, dove, come da programma, dopo una trentina di minuti, ci congiungiamo con i nordisti e Adriana, la capogruppo. Sono solo in quattro perché una coppia non è partita per motivi di salute e quindi l'intero gruppo risulta formato da 15 persone. Ci presentiamo e ci osserviamo: ci sono giovani e meno giovani, uomini, sette, e donne, otto, coppie e singles; il tutto per un gruppo adeguatamente vario, senza un'antipatica predominanza di qualche categoria. L'unica maggioranza schiacciante è quella dei… toscani: siamo ben sette, contro due umbri, due marchigiani, un romagnolo, un lombardo, un piemontese e la capogruppo veneta.
Decolliamo da Atene con un po' di ritardo e arriviamo al Cairo dopo un volo tranquillo ma con un ritardo complessivo di un'ora. Qui purtroppo sembrano diventare giustificati gli scetticismi espressi a Roma da Corrado e da Franco: all'uscita dell'aeroporto non c'è nessuna traccia del pulmino che avremmo dovuto trovare per essere accompagnati all'albergo già prenotato del quale, oltretutto, nessuno conosce il nome. Adriana ha subito l'occasione di far vedere di che pasta sia fatta e, con l'aiuto della polizia turistica, fa una serie di telefonate all'agenzia egiziana, ad Avventure nel Mondo a Roma, a casa dell'autista del pulmino e agli alberghi utilizzati da precedenti gruppi. Niente; trascorre così un'ora e mezza facendoci restare praticamente quasi soli nell'aeroporto. Corrado e Franco, visibilmente contrariati, dicono: "sempre così con Avventure!" e mi guardano, ma senza avere il coraggio di dire "te l'avevamo detto!"; Eleonora e Debora solidarizzano subito con Adriana e cercano di aiutarla a farsi capire in inglese dalla polizia egiziana; Giampiero e Lorella, la coppia di Porto S.Elpidio che già tutti ritengono in luna di miele, se ne stanno in piedi accanto alla distesa dei nostri zaini e valigie che giacciono abbandonati in mezzo al salone dell'aeroporto. Quando ormai avevamo iniziato una serie di telefonate per trovare una camera a buon prezzo per la sistemazione della prima notte – poi domani si vedrà -, finalmente e miracolosamente, l'autista si fa vivo per telefono e ci dice che tra pochi minuti sarà all'aeroporto. Il motivo del disguido e del ritardo verrà poi imputato dal titolare dell'agenzia egiziana ad Avventure nel Mondo, colpevole, secondo lui, di avergli indicato una diversa ora di arrivo. Comunque, contenti per il problema risolto, prendiamo d'assalto il pulmino trovandolo sufficiente a contenere abbastanza comodamente tutti noi (tranne Franco, il caimano di Cesenatico, per le sue lunghissime gambe) e i nostri bagagli che sistemiamo ammucchiati sulle poltrone di fondo. Una trentina di minuti di strada e arriviamo all'Atlas Hotel, un albergo nel centro della città, dove, dopo la distribuzione delle camere e l'incontro con il titolare dell'agenzia per la definizione degli accordi con Adriana, ci concediamo un brindisi di benvenuti con birra egiziana e coca-cola gentilmente offerte dal direttore e, poco prima di mezzanotte, ce ne andiamo a letto.