L'ex presidente egizianoo in custodia cautelare. Ieri durante un interrogatorio davanti al procuratore del Sinai aveva avuto un attacco cardiaco, nella notte una nuova crisi. La misura restrittiva nell'ambito dell'inchiesta sulla repressione delle proteste di massa dello scorso gennaio al Cairo.

IL CAIRO - L'ex presidente Hosni Mubarak è stato posto in custodia cautelare per 15 giorni. Lo ha annunciato la procura poco dopo aver attuato la stessa misura nei confronti dei due figli Alaa e Gamal Mubarak. Ieri, durante un interrogatorio davanti a un procuratore del Sinai, l'ex presidente aveva avuto un infarto. Nella notte ha avuto una nuova crisi cardiaca dopo la notizia dell'arresto dei figli, e si trova in terapia intensiva. E' stato trasferito d'urgenza, dall'ospedale di Sharm el Sheik, al Cairo dove è stato ricoverato nell'ospedale militare di Hadaeiq el-Qobba.

Anche la moglie di Mubarak, Suzanne, è stata interrogata ieri insieme al marito, a proposito delle accuse di malversazione dei fondi della biblioteca di Alessandria. Il provvedimento a carico della famiglia Mubarak è motivato da esigenze investigative in pendenza dell'inchiesta: così ha disposto il procuratore capo per il governatorato egiziano del Sinai del Sud, Abdullah al-Shazli, che ieri aveva interrogato sia lo stesso ex presidente sia Alaa e Gamal, per accertare eventuali responsabilità dirette nella brutale repressione delle proteste in massa iniziate il 25 gennaio scorso in piazza Tahrir 1 al Cairo, culminate l'11 febbraio con la caduta del regime 2.

In un comunicato pubblicato su una pagina Facebook della procura, un portavoce ha spiegato che il procuratore Abdel Maguid Mahmoud ha ordinato "l'arresto per 15 giorni" di Mubarak e dei suoi due figli "nel quadro dell'inchiesta" sulle violenze contro i manifestanti, del gennaio e febbraio scorsi. Durante la rivolta persero la vita circa ottocento persone.

Stando a fonti riservate delle forze di sicurezza, i due figli di Mubarak sono stati trasferiti nel penitenziario di Tora, al Cairo, dove sono arrivati in manette. Qui gli è stata consegnata la "divisa bianca" e gli sono stati sottratti i cellulari. Mubarak, che ieri aveva lasciato la propria lussuosa residenza a Sharm el-Sheikh per la prima volta da quando era stato costretto a rifugiarvisi insieme alla famiglia, a bordo di un blindato era stato trasferito anch'egli ad al-Tor, capoluogo del governatorato noto anche come Tur Sinà, per essere interrogato in un commissariato. Si era però sentito male, e i medici gli avevano diagnosticato un attacco cardiaco; il deposto rais, che compirà 83 anni il 4 maggio prossimo, era stato ricoverato a Sharm.

Per i Fratelli Musulmani, la decisione di porre agli arresti Mubarak è coraggiosa e audace, e conferma "la fiducia del popolo egiziano" nei confronti dell'esercito e della procura. Lo ha detto Galal Taggeddine, portavoce dell'organizzazione, aggiungendo che ora è necessario "fissare con urgenza la data del giudizio" nei confronti dell'ex rais e dei suoi due figli.

Fonte: Repubblica