Un team di archeologi belgi ha rinvenuto i resti della tomba nei pressi di quella di Ramsete II. Si chiamava Khay e fu per quindici anni il primo ministro di Ramsete II, tra il 1279 e il 1213 a.C. Gli egittologi lo conoscono bene perché è citato in molti antichi documenti e il Museo del Cairo conserva due statue a lui dedicate.

Questo rende ancora più importante la recentissima scoperta di una missione di archeologi belgi delle Università di Bruxelles e di Liegi: i resti di una grande piramide di mattoni e fango di oltre 3000 anni fa che originariamente misurava quindici metri di altezza e dodici di base.

Pare si tratti proprio della sepoltura dell'illustre visir, che ebbe, tra i suoi incarichi, anche quello di sovrintendere al lavoro degli artigiani impegnati nella costruzione delle tombe regali della Valle dei Re e di quella delle Regine. Il ritrovamento è avvenuto durante gli scavi su un crinale della collina di Sheikh Abd al-Qurna, che domina il tempio funerario del faraone Ramsete II [vedi Ramsess II] , sulla riva occidentale dell'antica Tebe [vedi Karnak-Tebe-Luxor].

A dare l'annuncio, il segretario di Stato egiziano alle Antichità, Mohammed Ibrahim. La piramide era originariamente coperta da un intonaco bianco e brillante e sormontata da una pietra decorata con l'immagine del dio Ra-Horakhty.

Fu in gran parte smantellata nel settimo e ottavo secolo e trasformata in un eremo copto.

Nicoletta Speltra ARTE.it