MESKA: designa la pelle sotto cui si poneva l’iniziando. L’atto dell’iniziazione, quale « seconda nascita », è indicato come il « passaggio per la pelle »: l’iniziando infatti assumeva una posizione fetale entrando in uno stato di letargo simile a quello della vita prenatale, ma autocosciente. La pelle originariamente designò le vittime tifoniche sacrificali e fu il simbolo di Anubis [ANUBIS - Divinità Egizia] oltre a costituire una delle insegne di Osiride, quale dio della resurrezione. Innanzi al suo trono infatti appare regolarmente la pelle di un animale sacrificato, in genere il leopardo, appesa ad una picca poggiante sopra un recipiente ove colava il sangue.
Il rito del « passaggio per la pelle » oltre a costituire parte integrante della iniziazione individuale, era anche compiuto a beneficio del defunto innanzi alla statua che lo raffigurava o al sarcofago eretto contenente la mummia. In questo caso il sacerdote addetto, chiamato Sem, cadeva nel sonno magico, dopo essersi assiso, in posizione fetale, su un minuscolo scranno. La pelle simboleggiava l’amnios o il chorion quale membrana che avvolge il feto. Il termine meska è costituito da mes = « nascita » e ka = « doppio » o « corpo astrale ».