Con un più che soddisfacente successo di pubblico siamo giunti alla settimana conclusiva del percorso storico, politico e religioso riguardante il sito di Abydos (Egitto), allestito con i lavori fotografici e scenografici di Paolo Renier affiancati ai reperti storici del Museo Egizio di Firenze. Tutto questo è la mostra “Il tempio di Osiride svelato” ospitata al Museo Archeologico di Firenze fino al 19 giugno e ad ingresso libero.
La mostra, inaugurata domenica 24 maggio, propone un eccezionale viaggio che si dipana tra suggestive gigantografie e imponenti pannelli, disposti a simulare l’ambiente dei templi di Abydos, dove il visitatore - aiutato anche da testi esplicativi e da accurate piantine - è condotto alla scoperta dell’antica civiltà dei faraoni dalle prime dinastie fino agli splendori dell’epoca di Ramses II. Le ultime importanti scoperte archeologiche avvenute proprio in questa località, e puntualmente documentate nella mostra, confermano il valore storico del sito e la rilevanza sociale che i santuari di Abydos ricoprivano nell’Egitto antico. Le vicende di cui il sito è stato teatro sono e rimangono tappe fondamentali nel cammino del genere umano.
Il tempio di Abydos, che si trova a circa 500 chilometri a sud del Cairo, è uno dei luoghi più suggestivi dell’Egitto, ma anche uno dei meno conosciuti rispetto a Giza, Abu Simbel, Sakkara o Luxor perché ancora escluso dai consueti itinerari turistici. Paolo Renier, fotografo innamorato dell’antica civiltà egiziana ed in particolare di questo luogo magico ha effettuato numerosi viaggi ed uno studio storico e artistico dei templi, fino all’ideazione di questa mostra che assume gli aspetti di una riproduzione scenica del sito archeologico di Abydos.
Una grande affluenza di pubblico ha accompagnato anche la serie di conferenze di approfondimento parallela all’esposizione, con ospiti illustri quali James Westerman, geologo ed egittologo della Chicago Archaeological Society, che ha presentato le sue ultime scoperte nel Tempio dell'Osireion. Sono stati protagonisti negli appuntamenti successivi la direttrice del Museo Egizio Maria Cristina Guidotti, Franco Naldoni, esperto di egittologia, Emanuele Ciampini, docente dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Roberto Melini, archeologo musicista del Conservatorio di Trento ed anche l'astrofisica Francesca Manenti del Museo di Scienze Naturali di Livorno con Daniele Corradetti, matematico e studioso di Meccanica Celeste, che insieme hanno accompagnato i presenti nella stanza del sarcofago del Tempio dell'Osireion per ammirare lo splendido ed inedito soffitto astronomico (l’unico riprodotto grazie al fotografo Paolo Renier).
Domani, martedì 16 giugno, alle ore 17 presso il Museo Archeologico, sarà l'autore stesso del “Progetto Abydos” a tenere la conferenza conclusiva del ciclo. Paolo Renier ricostruirà di persona il percorso relativo alla conoscenza di Abydos, raccontato sia nel suo libro che nella mostra, integrandolo ed arricchendolo con esperienze da lui vissute in venti anni di viaggi in Egitto.
“Questa volta anche il pubblico sarà protagonista, poiché molte sono state le domande interessanti che mi sono state fatte durante la permanenza dell'evento culturale su Abydos qui al Museo Archeologico di Firenze. Spero che questa manifestazione, riesca a muovere le coscienze per fermare il continuo degrado cui è sottoposto il sito di Abydos. L'intento è di far conoscere questo luogo incantato evitando però che la massa incontrollata del turismo possa invaderlo. Ringrazio la direttrice del Museo Egizio Maria Cristina Guidotti che ha capito subito l'importanza di questa iniziativa e tutti gli amici dell'Associazione Archeosofica”, conclude Renier.