Il drago malefico, simbolo delle tenebre demoniache e del male, che contrasta quotidianamente il passo alle forze della luce, simboleggiate dal dio Sole Ra. Per agevolare la vittoria del principio solare i sacerdoti egizi pronunciavano, nel momento in cui il sole stava per sorgere all’orizzonte, formule di esecrazione, bruciando nel contempo un simulacro in cera di Apep.
La cerimonia veniva ripetuta a varie ore del giorno e ci è tramandata in una versione di epoca tarda (Il Libro per rovesciare Apep). Nel Libro degli Inferi, testo che appare a partire dalla xviii dinastia, descrivente il periplo notturno del dio Sole, lo scontro tra questo e Apep avviene alla settima ora e sono necessarie le arti magiche di Iside (cfr.) per evitare che Apep abbia il sopravvento. Pittograficamente è raffigurato nell’aspetto di un serpente gibboso da cui, talvolta, sorgono coltelli. Per odio contro gli Egiziani alcuni sovrani Hyksos, i cosiddetti « Re Pastori » di stirpe semitica che invasero l’Egitto, assunsero il nome di tale malvagia entità. Apep venne assimilato alle forze caotiche simboleggiate da Set-Tifone.