Ogdoade
Gruppo di otto divinità. Nell'antico Egitto era legato alla cosmogonia sviluppata nel centro di culto di Ermopoli, in Medio Egitto. Qui rappresentava le quattro coppie maschio-femmina. Rispettivamente rappresentate come rana-serpente che simboleggiavano Ia matenia ancora non modellata dalla creazione: Nun-Naunet, le acque primordiali; Huh e Hauhet, lo spazio illimitato; Kuk e Kauket, l'oscurità; Amon e Amaunet. cio che è nascosto.
Oracolo
Responso fornito dalla divinità, con varie modalità, relativamente ad eventi ignoti del presente, passato o futuro o alla maniera corretta di agire in determinate circostanze. In Egitto, a partire dal Nuovo Regno, fu assai diffusa una tecnica oracolare basata sulla interpretazione dei movilnenti della barca sacra della divinità, nel corso delle processioni. Particolare sviluppo ebbe invece in Età Tarda la tecnica dei "biglietti oracolari", in cui due foglietti con richieste contrapposte venivano messi in un'urna e poi estratti, presumibilmente da un sacerdote del dio a cui veniva rivolta Ia richiesta di oracolo.
Ostrakon (pl. ostraka)
Frammento di vaso o scheggia di calcare usati per scrivervi. Materiale di scrittura della vita quotidiana, fratello povero del papiro (che era invece riservato agli usi ufficiali e alle "belle copie"), ci ha trasmesso una documentazione assai ricca e varia (conti, lettere,esercizi ma anche disegni e schizzi), per lo più in ieratico e demotico.