Un antichissimo santuario realizzato forse nell'Era Neolitica è stato riportato di recente alla luce in una vasta area nella provincia di Sanliurfa, nella Turchia sud-orientale, e secondo alcuni studiosi risalirebbe a circa 12.000 anni fa, cosa che ne farebbe il più antico luogo di culto del mondo.
Lo riferiscono alcuni media turchi che ricordano come il sito archeologico venne inizialmente alla luce nel 1986 con l'accidentale scoperta di una stele fatta da un contadino mentre arava il suo campo nei pressi della località di Gobeklitepe.
Gli esperti del Museo archeologico di Sanliurfa, secondo i giornali, determinarono che il manufatto era stato realizzato fra il 6.000 ed il 7.000 avanti Cristo.
La scoperta del santuario, che consta di centinaia di steli ormai in gran parte dissotterrate, è avvenuta nella spianata di Harran, 17 km a est di Sanliurfa, ed il complesso è stato datato intorno al 10.000 avanti Cristo. Sino ad oggi il luogo di culto più antico era considerato un tempio scoperto a Malta e risalente a 5.000 anni avanti Cristo.
Ma, nonostante i notevoli ritrovamenti, gli esperti non sono ancora riusciti ad identificare la popolazione che ha creato tali manufatti né il suo sistema di vita e di credenze. Scetticismo, però, c'é nell'ambiente scientifico anche sulla datazione del sito. "Nessuno ha detto come si sia arrivati a determinare quella datazione", ha detto all'ANSA l'archeologa Maria Rosaria Belgiorno, dell'Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). "Per poter affermare con sicurezza l'antichità delle pietre, oggi ci sono sistemi molto precisi come l'analisi archeometrica e solo dopo che un test del genere sarà stato condotto si potrà accettare senza ombra di dubbio quella datazione", ha concluso l'esperta.
(ats)