Il più antico monastero cristiano ancora conservato è stato appena restituito alla luce, dopo un restauro durato 8 anni e costato quasi 14 milioni di euro. Il fatto che si trovi in Egitto la dice lunga sulle possibilità ancora esistenti di un dialogo proficuo fra cristiani (copti) e musulmani in questa terra mediorientale.

Il monastero è datato quasi 1600 anni fa. Fu fondato da Sant’Antonio Abate, che in Egitto era nato nel 251 dopo Cristo, a 150 chilometri circa dal Cairo, in direzione sud-est.

Il grandioso restauro è stato voluto e finanziato dal governo in carica al Cairo e si è soffermato soprattutto sulle mura fortificate e sulle pareti delle due chiese all’interno del complesso. Ulteriore cura dei restauratori è stata quella di risistemare completamente anche i dormitori dei monaci e le altre zone riservate ad essi (il monastero è ancora attivo e riceve numerose visite di pellegrini).