Breve glossario dei termini e degli acronimi utilizzati nella fotografia digitale e nella fotografia tradizionale. Se siete alla ricerca di una buona macchina fotografica ricordate di non valutare solo i "megapixel" e lo zoom ma anche e sopratutto la qualità delle lenti. Vi sono infatti molte macchine fotografiche a basso prezzo che hanno lo stesso numero di "megapixel" di macchine fotografiche professionali (tipo Nikon e Canon e altre) ma questo non significa affatto che non vi siano differenze.. la differenza si vede eccome!

Glossario dei termini della fotografia digitale

A0, A1, A2, A3, A4, A5, A6 - Denominazione indicante le dimensioni di diversi formati di carta. La particolarità che ne ha fatto la fortuna è che sono ciascuno grande la metà del precedente: una pagina A3 è 29,7 x 42cm, una pagina A4 è 21 x 29,7cm, una pagina A5 è 14,8 x 21cm, una pagina A6 è 10,5 x 14,8cm. Il rapporto fra altezza e larghezza di una pagina è pari alla radice di 2.

Aberrazione cromatica - Distorsione causata dalla differente rifrazione dei raggi luminosi, per cui le diverse lunghezze d'onda vengono rifratte in modo diverso e messe a fuoco a distanze diverse; questo crea un effetto molto evidente se si usano lenti non trattate e si effettuano elevati ingrandimenti: i contorni delle figure appaiono, anziché netti, sfumati in tutti i colori dell'arcobaleno. Succede spesso con le macchine fotografiche digitali economiche che usano lenti economiche

Aberrazione sferica - Effetto causato dalla curvatura sferica delle lenti, per cui i raggi di luce che colpiscono le zone marginali dell'obiettivo sono focheggiati su un punto leggermente diverso; solitamente si rimedia a questo difetto chiudendo maggiormente il diaframma, per cui vengono usate via via le parti della lente più prossime al centro, escludendo quindi quelle estreme, ed aumentando così la precisione della focheggiatura del soggetto.

Adattatore PCMCIA - Scheda di installazione che permette il collegamento di un dispositivo esterno, quali le memorie flash (CompactFlash, CompactFlash II, SmartMedia, MemoryStick, MultiMedia, SD), con determinate periferiche. Una volta inserita la scheda di memoria nell'adattatore, questo si comporta come una normale scheda PCMCIA [vedi], consentendo quindi di elaborare i contenuti tramite un computer equipaggiato di lettore apposito, un portatile, e perfino quelle fotocamere professionali che utilizzano schede PCMCIA. Infine, nel caso di adattatori per SmartMedia, MemoryStick, MultiMedia, nell'adattatore è incluso il controller ATA.

AF (Auto Focus) - Funzione che consente di mettere a fuoco automaticamente il soggetto che si sta inquadrando, ricavando la distanza media di tutto ciò che viene inquadrato o di ciò che compare al centro dell'immagine. Vedi anche: Messa a fuoco automatica

AF multizona - Funzione di videocamere e fotocamere che consente di mettere a fuoco automaticamente il soggetto che si sta inquadrando. In questo caso, a differenza dell'AF semplice, l'automatismo tenta di mettere a fuoco nel miglior modo possibile una o più ''zone'' all'interno della scena.

Anello adattatore - Anello che adatta il diametro anteriore di un obiettivo all'uso di ottiche aggiuntive di differente diametro (maggiore o minore).

Auto Exposure - [vedi "esposizione automatica o programmata"]

Auto Focus - [vedi "messa a fuoco automatica"]

Autoscatto - Funzione che permette alla fotocamera di scattare una fotografia automaticamente, tramite un timer che entra in funzione dopo 10 secondi dalla pressione dello scatto [vedi].

AVI (Audio Video Interleaved) - Estensione software sviluppata da Microsoft ed utilizzata per registrare e riprodurre filmati multimediali; è utilizzato da ActiveMovie o Video for Windows per il trattamento dei file contenenti immagini e audio digitali in ambiente Windows. La struttura del file AVI comprende sequenze costituite da immagine e relativo suono posti in successione; da qui la definizione di interleaved, ossia di audio video intervallati. Nacque in contrapposizione al formato MOV (QuickTime) di Apple, prima che il formato MPEG si affermasse.

Bilanciamento del bianco - Operazione che consente di restituire ai colori le loro tonalità naturali. A seconda della temperatura del colore della sorgente luminosa che illumina il soggetto fotografato, quest'ultimo potrà apparire in fotografia leggermente colorato di arancione o di celeste: attraverso il bilanciamento del bianco si cerca di bilanciare i colori in modo da restituire una tonalità neutra, che rispetti quindi i colori naturali del soggetto. Tutte le fotocamere digitali hanno la possibilità di bilanciare l'effetto di luci diverse oltre quella solare, modificando lievemente i colori nella foto. Quasi tutte tentano di riconoscere il tipo di luce basandosi sulle tonalità prevalenti nell'immagine (bilanciamento automatico), ma molti modelli consentono anche di informare la fotocamera del tipo di sorgente luminosa che illumina la scena inquadrata, scegliendolo da un menù. Esistono inoltre molte impostazioni funzioni del bilanciamento di bianco: Hold, consente di fissare il valore attualmente selezionato; Indoor, consente di controllare il bilanciamento del bianco in base alle caratteristiche dell'ambiente interno; Outdoor, consente di controllare il bilanciamento del bianco in base alle caratteristiche dell'ambiente esterno.

Blocco dell'esposizione (Blocco AE) - Funzione che permette di bloccare l'esposizione automatica; in genere presente nelle macchine digitali più costose. Questo blocco consente di misurare la luce in un punto preciso dell'immagine e quindi di mantenere questa impostazione mentre viene composta l'inquadratura; è possibile quindi sovra- o sotto-esporre le nostre foto. L'utilità di questa funzione si presenta soprattutto in caso di scatti a raffica, di foto panoramiche, o in una situazione di illuminazione posteriore, ossia quando il soggetto è illuminato alle spalle.

CCD (Charge-Coupled Device) - Dispositivo ad accoppiamento di carica. Speciale sensore ricoperto da piccoli elettrodi, distribuiti secondo una griglia e chiamati Picture Elements (Pic El, detti pixel). Il loro numero determina la risoluzione del CCD e quindi la dimensione massima in pixel delle immagini che questo può generare. Prima dello scatto, il CCD si carica in superficie di elettroni; ciascun pixel reagisce ai fotoni che cadono su di esso, producendo un accumulo di questi elettroni, proporzionale alla quantità di radiazione ricevuta. Questa carica, accumulata su ciascun pixel, viene interpretata elettronicamente e convertita in forma digitale (sequenza di numeri: 0 e 1) per poter essere analizzata ed elaborata da un processore interno alla fotocamera/videocamera, e trasformata poi nell'immagine digitale vera e propria. Ad ogni elettrodo, inoltre, è sovrapposto un filtro di colore rosso, verde e blu, in modo che allo scatto si generino tre immagini, distinte ed incomplete, ognuna caratterizzata da uno dei tre colori indicati. L'immagine finale (RGB) è ottenuta proprio con la sovrapposizione dei tre canali, rosso (Red), verde (Green), blu (Blue), e la loro interpolazione da' origine a tutti i colori ed ai toni necessari ad una perfetta risoluzione. In sostanza, la fotocamera/videocamera calcola il colore effettivo di ciascun pixel dell'immagine facendo riferimento ai colori dei punti adiacenti. La luce registrata come segnale analogico, viene quindi digitalizzata da un campionatore, ad 8, 10, 12 o 16 bit. Il risultato produce quindi una bitmap a 24, 30, 36 o 48bit, poi ridotta al numero di bit utilizzati dal formato di memorizzazione (JPEG o TIFF a 24 o 48bit). Questo numero di bit è generalmente riportato come caratteristica del CCD (profondità del colore). Alternativi al sensore CCD sono il Complementary Metal Oxiede Semiconductor (CMOS), ossia uno speciale sensore d'immagine con tecnologia d'uso più economica rispetto a quella dell'usuale CCD, ed il sensore Foveon, dove ogni pixel del sensore si avvale di tutti e tre i filtri di colore - e non del solo rosso, verde e blu - per una riproduzione dei colori molto più fedele. Esistono poi degli speciali sensori, creati da specifiche case produttrici, come il Super CCD di 4° generazione (Super CCD HR e Super CCD SR) della Fujifilm, dove la miglioria consiste in un aumento della risoluzione ed in un incremento della sensibilità, atte a risolvere i problemi di contrasto nella riproduzione di immagini contenenti note scure e luminose.

CMOS (Complementary Metal Oxide Semiconductor) - Semiconduttore in ossido di metallo complementare; il termine CMOS indica uno speciale sensore d'immagine, utilizzato in alternativa al più comune CCD. Questo sensore assolve sia al processo di cattura dell'immagine, sia alla sua processazione digitale, effettuando però un ridotto consumo di energia. [vedi anche "CCD"]

CMY (Cyan, Magenta, Yellow) - Acronimo indicante il sistema contrapposto allo RGB, ossia operante attarverso colori primari sottrattivi: ciano (turchese), magenta e giallo, propriamente i colori complementari del rosso, verde e blu. Questo modello di colori viene prodotto dall'assorbimento della luce da parte dell'inchiostro sulla carta (con lo RGB, il modello di colori invece risulta per addizione dall'emissione della luce su di uno "schermo") per cui le luci rossa, verde e blu vengono rimosse dalla luce bianca (intesa come assoluto) rispettivamente dai pigmenti ciano, magenta e giallo. Le percentuali dei pigmenti in questi colori possono essere variate e miscelate per ottenere tutti i colori.

CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, blacK) - Sistema molto usato in stampa, corrisponde ad una estensione del sistema CMY; consente al contempo di ottenere stampe più nere e di consumare meno inchiostro a colori (solitamente più costoso). Il suo acronimo indica un modello di colori primari sottrattivi composto da ciano, magenta, giallo e nero (indicato con la K, blacK). Il nero viene prodotto attraverso l'uso di un componente separato, quindi evitando di utilizzare il 100% dei tre colori sottrattivi.

{mospagebreak}Compact Flash - Tra le Memorie Flash, standard molto diffuso. Hanno un formato di 43x36 mm ed uno spessore di 3mm, con controller incorporato. La capacità di memorizzazione puà variare da 2MB fino a 200MB, mentre il numero di immagini memorizzabili varia in funzione della capacità di memoria, della risoluzione delle immagini e del formato di registrazione. Le CompactFlash II sono una variante di questo formato, poco più spessa, ma di capacità superiore. Tutte le apparecchiature che mostrano il simbolo CF dentro un rombo rosso sono compatibili con questo supporto di memorizzazione.

Composizione multiscatto - Collage di fotografie, scattate in sequenza. Invece di essere visibili in carrellata, però, come in un'animazione quindi, sono poste una accanto all'altra, solitamente in un quadrato di 3 x 3 = 9 o 4 x 4 = 16 fotografie.

Compressione - Operazione che riduce le dimensioni di un file per minimizzare il tempo di trasmissione. I file in formato BMP, GIF, JPEG, MPEG, TIFF sono compressi attraverso un algoritmo apposito, che ne riduce le dimensioni. Esistono due tipi di compressione, con perdita di qualità, quando si rivela necessario eliminare dei minuscoli dettagli (JPEG ed MPEG), e senza perdita di qualità (lossless), dove il grado di compressione è molto scarso ed i file rimangono comunque molto ingombranti (GIF e TIFF).

Contrasto - Misura della differenza di luminanza tra le parti più chiare e più scure di un'immagine. Immagini con contrasto troppo alto tendono ad avere solamente aree bianche e nere, contemporaneamente, mentre immagini con contrasto troppo basso appaiono grigiastre.

Controller ATA - Componente delle schede PCMCIA e CompactFlash, presente anche negli adattatori PCMCIA per gli altri tipi di schede, atta a far riconoscere questi supporti di memoria al computer come se fossero dischi rimovibili di varia capacità. Vedi anche: PCMCIA (o PC Card)

Conversione A/D (analogico/digitale) - Conversione di un segnale analogico in forma di parole binarie digitali ad opera di un dispositivo; è detta anche digitalizzazione, oppure campionatura, quando avviene ripetutamente o ciclicamente su un segnale continuo. E' effettuata attraverso un circuito che misura il voltaggio (segnale in ingresso) e restituisce un valore numerico intero, compreso tra 0 e 2 ^ N - 1, dove N è il numero di bit restituiti dalla conversione. Maggiore è questo numero, più precisa sarà la conversione. Vedi anche: Campionatura, Conversione D/A

Conversione D/A (digitale/analogico) - Conversione da digitale ad analogico. I convertitori D/A consentono di ricostruire segnali analogici continui a partire da segnali digitali binari.

Convertitore Macro - Lente aggiuntiva che, posta sull'obiettivo di una fotocamera, ne riduce la distanza di messa a fuoco, rendendola così più adatta alla macrofotografia. La potenza delle lenti macro si misura in diottrie (ma a volte ne è dato invece direttamente il ''potere riduttore'', ad esempio 6x). L'entità di tale riduzione è facilmente calcolabile; infatti, dato che ogni diottria dimezza la distanza di messa a fuoco, una lente con potenza 2 la ridurrà ad un quarto, e così via. Una lente macro +3, quindi, applicata ad una fotocamera, ridurrà ad 1/8 la distanza minima di messa a fuoco macro. E' possibile montare più convertitori macro in cascata, in tal caso la potenza dei vari convertitori va sommata; ad esempio, montando dei convertitori con fattore +1 +2 e +3 tutti insieme, si ottiene una macro con valore +6, riducendo quindi ad 1/64 la distanza di messa a fuoco. In caso di utilizzo combinato di altri tipi di lenti insieme a convertitori macro, questi ultimi vanno posti per ultimi, e mai tra obiettivo ed altro convertitore. Da tenere presente: la fotocamera non sarà più in grado di mettere a fuoco all'infinito, quindi il convertitore macro andrà tolto prima di poter fotografare un paesaggio; la funzione AF, se non TTL, andrebbe disattivata quando si usa un convertitore macro. Vedi anche: Convertitore Wide (grandangolo), Convertitore Tele (teleobiettivo)

Convertitore Tele (teleobiettivo) - Lente che, posta sull'obiettivo, ne aumenta la lunghezza focale, ingrandendo quindi il soggetto inquadrato. Il fattore di ingrandimento va moltiplicato per quello dell'obiettivo per ricavare l'ingrandimento finale; ad esempio, con un convertitore Tele 1,5x, un obiettivo Zoom 3x diventa un 4,5x. Vedi anche: Convertitore Wide (grandangolo)

Convertitore Wide (grandangolo) - Lente che, posta sull'obiettivo, ne riduce la lunghezza focale, allargando quindi il campo visuale inquadrato. Il fattore di riduzione va moltiplicato per quello dell'obiettivo; ad esempio, con un convertitore Wide 0,65x, un obiettivo 42mm permette la stessa inquadratura di un 28mm. Vedi anche:

Convertitore Tele (teleobiettivo), Grandangolo

Correzione della gamma - Operazione analoga alla calibrazione del colore, mirata a rendere visibile il maggior numero di dettagli possibile di un'immagine, alterandone luminosità e contrasto contemporaneamente.

Esacromia - Tecnologia di stampa a 6 colori. Arricchisce le stampe ottenute in quadricromia con delle sfumature dolci, molto più graduali e realistiche, grazie all'uso di 2 ulteriori colori chiari, generalmente un giallo ed un celeste. Superata dalla ettacromia. Vedi anche: Ettacromia

Esposimetro - Strumento atto a misurare la luminosità dell'immagine inquadrata, quindi l'intensità luminosa ed i rapporti tra le luci base, il contrasto ed il tempo di esposizione alla luce del senore CCD o della pellicola fotografica, in modo da dare una resa ottimale. Tutti gli esposimetri incorporati nelle fotocamere sono TTL, disponendo di funzioni particolari, genericamente riconducibili a tre: Media Ponderata, ossia una misurazione calcolata sui dati inerenti l'intera immagine; Pesata al Centro, ossia una misurazione che prende in considerazione la zona centrale dell'immagine; Spot, ossia la misurazione di una piccola area al centro dell'immagine. Vedi anche: Esposizione

Esposizione automatica o programmata - Tipologie di esposizione: automatica, dove la macchina decide autonomamente le impostazioni migliori per una buona resa fotografica, rilevando la luminosità della scena ed impostando valori tempo/diaframma ottimali; programmata, dove è invece possibile scegliere un parametro (priorità diaframmi o priorità tempi) e far sì che la macchina imposti l'altro. Quindi, scegliendo l'apertura del diaframma, la macchina individuerà il tempo di posa più adatto, oppure, impostando il tempo di posa, la macchina sceglierà, in base alle condizioni di ripresa, la regolazione del diaframma. Vedi anche: Apertura del diaframma, Esposimetro

Esposizione - Tempo necessario alla cattura della luce da parte del sensore CCD o della pellicola, ai fini esecutivi di una foto. Vedi anche: Esposimetro, AE, Esposizione automatica e programmata

Ettacromia - Tecnologia di stampa a 7 colori. Arricchisce le stampe ottenute in quadricromia con delle sfumature dolci, graduali e realistiche, grazie all'uso di 3 colori chiari, generalmente un giallo, un rosa ed un celeste. Vedi anche: Esacromia

EXIF (Extended Information Format) - Sistema di compressione dei file usato nella maggior parte delle fotocamere digitali. Questi file possono esser letti da qualsiasi dispositivo che supporti il formato Jpeg, e permettono di memorizzare le informazioni aggiuntive registrate dalla fotocamera stessa (data, ora, funzioni utilizzate, ecc.). Vedi anche: JPEG, JPG (Joint Picture Export Group)