Il canale di collegamento tra il Mar Morto e il Mar Rosso rappresenterebbe una catastrofe ambientale. Lo ha sostenuto oggi, 27 luglio 2009, il generale Ahmed Fadel, presidente della società del Canale di Suez, in occasione delle celebrazioni del 53° anniversario della nazionalizzazione di quest'ultimo.
Minaccia ecologica. ''Il progetto del canale tra il Mar Morto e il Mar Rosso è una follia. Se realizzato, potrebbe causare eruzioni vulcaniche e terremoti, a causa della vicinanza con la faglia africana'', ha detto Fadel. ''L'ecosistema del Mar Rosso sarebbe compromesso per sempre''. Il generale, che ha annunciato come il Canale di Suez è stato portato a più di venti metri di profondità, in modo da diventare navigabile per circa il 90 percento dei bastimenti commerciali del mondo, ha anche minacciato il ricorso alla Corte Internazionale dell'Aja (sede della soluzione delle controversie tra stati sotto l'egida delle Nazioni Unite) da parte del governo del Cairo per bloccare gli eventuali lavori. Fadel si riferisce a un progetto, del quale si parlò per la prima volta nel 1800, che dovrebbe essere finanziato da un consorzio internazionale, che prevede la costruzione di un canale di 200 chilometri. L'infrastruttura dovrebbe garantire il pompaggio di due miliardi di metri cubi di acqua all'anno dal Mar Rosso al Mar Morto, il grande lago salato tra Israele e la Giordania che sta scomparendo. Nel mega progetto è inserita anche la costruzione di una centrale elettrica che sfrutterebbe il flusso e di un depuratore che renderebbe potabile l'acqua.