Il Museo delle antichità di Basilea ha fatto sapere oggi che intende restituire all'Egitto una tavoletta di 4200 anni or sono, risalente alla quinta dinastia (2465-2323 a.C.), decorata con scene di caccia e di vita quotidiana. In settimana una delegazione di archeologi egiziani si recherà nella città renana per prendere in consegna il reperto.

«Il Museo non è stato ancora contattato ufficialmente dalle autorità egiziane», ha detto all'ATS André Wiese, conservatore del reparto egizio, ma l'iniziativa di restituire l'importante oggetto è partita dallo stesso museo, due mesi fa, ha aggiunto. La tavoletta si trova a Basilea da quindici anni ed è stata rubata in Egitto, ha precisato Wiese. «Siamo stati contattati dall'ufficio federale della cultura, a Berna, affinché la rendessimo al paese di provenienza».

Le autorità egiziane sono riuscite a far valere la loro tesi, in base alla quale il museo svizzero è entrato in possesso della tavoletta in modo illegale. Come ha spiegato il ministro delle Antichità, Zahi Hawass, la tavoletta di Basilea è il secondo reperto egizio che Il Cairo riesce a recuperare dalla caduta del regime di Hosni Mubarak, dopo quello restituito dal Messico pochi giorni fa. Hawass ha aggiunto che entro i prossimi mesi altri reperti saranno recuperati da vari paesi del mondo.

In particolare, l'Egitto ha annunciato una richiesta ufficiale al governo tedesco per ottenere la restituzione del busto della regina Nefertiti, attualmente custodito presso il Neues Museum di Berlino. «Abbiamo prove documentate che il busto è stato oggetto di un traffico illegale dal nostro paese», ha detto nei giorni scorsi Hawass.

Ma secondo i tedeschi il reperto fu acquistato legalmente nel 1913 ed è, in ogni caso, troppo delicato per poterlo spostare. «Chiederemo inoltre al Metropolitan Museum di New York di restituirci 19 reperti che fanno parte del tesoro del faraone Tutankhamon», ha aggiunto Hawass.