CHEIKH ABADEH : vedi ANTINOE
CHOIS : vedi XOIS
CINOPOLI: vedi KYNOPOLIS
CROCODILOPOLIS : versione greca per Ta-She o Shedet, nota come la « Terra del Lago », la ca-pitale di una provincia del Fayùm, successiva-mente denominata Arsinoè (cfr.). Fu centro di adorazione del dio coccodrillo Sebek e del falco Horo (cfr.)
CUSAE: vedi KUSAI
DAKKEH : l'antica Pa-Selkit = la « Dimora della dea Selkit », detta dai Greci Pseikhis, situata nel-la Bassa Nubia. Vi si trovano i resti di un tempio dedicato a Thoth ed iniziato all'epoca di Tolomeo Filadelfio, dal re etiope Arkamun (Ergamene) sullo stesso luogo ove si trovano monumenti della XII dinastia e del Nuovo Impero. All'epoca di Augusto venne aggiunto ai tempio un santuario. Nell'anno 23, il prefetto Petronio vi sconfisse le truppe della regina Candacia.
DAMANHOR: città nel Delta corrispondente all'antica Timinhor, la Hermopolis Parva (cfr.) d'epoca romana, detta Dimanhoru dai Copti (la « Città di Horo ») donde la dizione odierna.
DASHUR: località nei pressi di Sakkara con cinque piramidi di cui tre in pietra e due in mattoni. La più grande è appartenuta a re Senefru, padre di Cheope. Nella zona sono le sepolture di vari membri della casa reale e di contemporanei di Senefru.
DEIR EL-BAHRI: nome odierno che significa il « Convento del Nord », designazione di un monastero che i cristiani eressero nell'insieme templare della regina Hatshepsut, utilizzando il materiale di questo tempio. La località è una specie di emiciclo ai piedi di picchi rocciosi, scelta dai sovrani della XI dinastia quale loro necropoli. Il re Montuhotep fece ivi erigere un tempio-piramide, utilizzato anche come propria tomba. L'architetto Senmut, favorito della regina Hatshepsut, costruì in tale località un superbo complesso monumentale. Tutta la zona era dedicata anticamente al culto della dea Hathor.
DEIR EL-MEDINEH: nome dato ad una necropoli nei pressi di Tebe, posta sotto la protezione della dea Mersegert che vi ebbe un suo santuario. Seti II vi fece costruire un piccolo tempio. Le tombe di Deir el-Medîneh sono degli ipogei sotterranei di notevole interesse archeologico, con una cappella a volta la cui porta è sovente sormontata da una piccola piramide. Nei pressi della necropoli si trovano i resti di un villaggio di operai del Nuovo Impero donde provennero molti ostrakon o cocci con schizzi di artisti. Tolomeo Philopator vi costruì un tempio consacrato alla dea Hathor e a Maat oltre che a Imhotep. In epoca cristiana i monaci Copti vi presero residenza, determinando la dizione toponomastica attuale che significa « il convento della città »
DENDERAH : vedi TENTYRIS
DEP: uno dei due quartieri in cui era divisa l'antica Buto (cfr.) ed i cui abitanti partecipavano ad una cerimonia consistente in una simbolica lotta con bastoni sostenuta contro gli abitanti dell'altro quartiere, quello di Pé. Questa cerimonia potrebbe essere stata il ricordo della conquista di Buto ad opera dei « Servitori di Horo »
DIMANHORU: vedi DAMANHOR.
DIOSPOLIS: versione greca per Pa-Khen-en-Amon, il XVII nòmo del Basso Egitto ove fu adorato Horo e successivamente Amon-Ra (cfr.)
DIOSPOLIS MAGNA: vedi TEBE
DIOSPOLIS PARVA: versione greco-romana per Het, capitale del VII nomo dell'Alto Egitto, la odierna Hu. Vi venne adorata la dea Hathor e Neftis.
DJAN (Zalu): capitale dell’XIV nomo del Basso Egitto. Vi fu adorato il dio Horo (l'Antico)
DJEBAT (EDFU) : vedi APOLLINOPOLIZ MAGNA
DJEBAT NEHET: vedi SELE
DJEDET: vedi MENDES
DJEDU : vedi BUSIRIS
DJEKA: vedi PROSOPIS
DJEME : vedi MEDINET HABU