Egizia egizia: la produzione letteraria dell'antico Egitto comprendente iscrizioni incise su pietra o vergate su fogli di papiro. Il periodo di produzione va dall'Antico Regno (III millennio a.C.) all'epoca greco-romana (successiva al 332 a.C.). Il corpus comprende testi di ispirazione religiosa come inni alle divinità, testi magici e mitologici, oltre a un'estesa raccolta di testi funebri. Ma non meno ricca è la tradizione profana di cui fanno parte racconti, testi didascalici, poesie, canti amorosi, opere storiche e biografiche, testi di matematica e medicina. Sono importanti fonti di informazioni linguistiche e stilistiche, oltre che storiche, i numerosi documenti pubblici amministrativi e legali, così come le lettere private.

Sia gli scrittori sia i lettori provenivano generalmente dalle classi colte dei sacerdoti e dei funzionari di governo. Durante il Medio Regno (XXI-XVIII secolo a.C.) le opere venivano composte soprattutto per scopi di propaganda politica, o per insegnare la lealtà politica agli scolari, che apprendevano a leggere e a scrivere copiando su tavolette o su frammenti di terracotta opere celebrative della dinastia regnante; molti testi continuarono a essere copiati e tramandati anche durante il Nuovo Regno (XVI-XI secolo a.C.), quando a quelli si affiancarono nuove opere politiche, mitologiche e narrative che si rifacevano perlopiù a un'antica tradizione orale.

LETTERATURA EGIZIA NELL'ANTICO REGNO

Le opere più antiche della letteratura egizia, dette "Testi delle piramidi", sono i testi funebri incisi all'interno delle piramidi degli ultimi faraoni dell'Antico Regno con lo scopo di assicurare al defunto re il suo degno ruolo nell'oltretomba; incorporavano racconti mitologici, formule magiche, inni religiosi e precetti rituali. Nelle tombe private inoltre si sono rinvenute iscrizioni che narrano la partecipazione del defunto a eventi storici. Altre testimonianze della produzione letteraria dell'Antico Regno possono essere ricavate da manoscritti del Medio Regno, presumibilmente ricopiati da opere precedenti; alcuni di essi comprendono norme etiche e sentenze morali e politiche. Dopo il declino dell'Antico Regno, i "Testi delle piramidi", arricchiti di nuove formule magiche, furono adattati alle sepolture private e cominciarono a essere incisi o dipinti sui sarcofagi; perciò vengono oggi denominati "Testi dei sarcofagi". Al Primo periodo intermedio (XXIII-XXI secolo a.C.), età di forte instabilità politica, sono attribuite lamentazioni sulla confusa situazione sociale: una di queste, indicata generalmente come Dialogo di un disperato con la sua anima, contiene un dibattito sul tema del suicidio; nel testo di un canto funebre si esorta a bere, mangiare ed essere allegri, prima che sia troppo tardi.

LETTERATURA EGIZIA NEL MEDIO REGNO

La letteratura religiosa del Medio Regno comprende inni rivolti ai re e agli dei – compreso un lungo inno dedicato al fiume Nilo – e molti testi rituali. I sarcofagi dell'epoca continuarono a recare iscrizioni contenenti notizie sul defunto e sugli eventi storici, mentre i regnanti cominciarono a far registrare le loro imprese attraverso geroglifici incisi su steli. A questo periodo risalgono testi nei quali il faraone regnante istruiva il proprio figlio o successore sui fatti avvenuti durante il proprio regno e forniva istruzioni e consigli sul modo migliore di governare. Inoltre la letteratura del Medio Regno sviluppò ampiamente le potenzialità narrative della lingua egizia producendo racconti fantastici, perlopiù a sfondo magico, un testo satirico che pone in rilievo tutti gli svantaggi delle occupazioni umane, in contrasto con la vita facile dello scriba, e la Storia di Sinuhe, che narra le vicende di un funzionario di palazzo il quale, alla morte di Amenemhet I, si trasferisce in Siria e diventa un personaggio importante e influente.

LETTERATURA EGIZIA NEL NUOVO REGNO

La letteratura funebre del Nuovo Regno, in particolare il testo conosciuto come Libro dei morti, fu scritta su papiro ed era destinata alle tombe. I più famosi tra gli inni di tale periodo includono quelli composti durante il regno di Akhenaton e dedicati al Sole, dio assoluto. Alla fine del Secondo periodo intermedio (XVII-XVI secolo a.C.) le iscrizioni del re Kamose registrarono le prime presenze degli hyksos sul suolo d'Egitto. Nel primo periodo del Nuovo Regno, il numero delle iscrizioni crebbe sensibilmente e i testi religiosi aumentarono a scapito di quelli autobiografici privati. Tutmosi III fece registrare sulle pareti del tempio di Karnak le notizie sulle proprie campagne militari in Asia. Anche i regnanti più tardi del Nuovo Regno, in particolare Ramesse II e Ramesse III, lasciarono estesi racconti delle proprie imprese, come le cronache della battaglia di Qadesh, combattuta da Ramesse II contro gli ittiti. Le opere didascaliche, dirette ora ai ranghi inferiori della burocrazia, abbandonarono l'assunto che un corretto pensare e un giusto agire portassero al successo terreno per suggerire, invece, contemplazione e costanza. A questo periodo risalgono numerosi racconti mitici sulle lotte fra Horus e Seth e sulla distruzione apocalittica dell'umanità, ma anche composizioni poetiche di soggetto amoroso.

LETTERATURA EGIZIA IN EPOCA GRECO-ROMANA

Dal termine del Nuovo Regno fino all'epoca greco-romana furono ancora prodotte opere letterarie coerenti con la tradizione precedente, comprendenti testi religiosi, cronache private e dinastiche, opere didascaliche, racconti, trattati scientifici di soggetto medico, matematico e astronomico. A quest'epoca risalgono papiri contenenti precetti morali che invitano alla mitezza e alla devozione, in forte contrasto con le opere dei tempi più antichi. Dopo il VII secolo furono composte le storie del Ciclo di Petubasti, che narrano le imprese di un re leggendario e sono state rinvenute su papiri, redatte in scrittura demotica. Allo stesso periodo sono ascrivibili storie aventi per protagonisti animali, che lasciano trasparire, così come il ciclo epico di Petubasti, l'influenza della letteratura greca, la stessa che traspare in testi magici di cui esiste una redazione greca e una egizia.