Dopo l'attacco alla flottiglia di aiuti umanitari per Gaza, Israele è più isolato che mai. Mentre gli Stati Uniti cercano di bilanciare la situazione, Turchia ed Egitto congelano i loro rapporti con lo stato ebraico. Mohammad Burini, direttore del canale satellitare al-Jazeera commenta l'attacco israeliano in acque internazionali.

Il sanguinoso blitz contro la flottiglia di aiuti in navigazione verso la Striscia di Gaza riuscirà a migliorare in qualche modo la situazione del blocco che Israele impone ai palestinesi?
Sì, penso che quest'orribile vicenda avrà un effetto sul blocco di Gaza. In questo momento Israele è, su scala internazionale, in una situazione molto critica. Grazie ai media internazionali l'opinione pubblica sta vedendo con i propri occhi quello che Israele è capace di fare. Israele non è più una vittima sia agli occhi della comunità internazionale sia presso l'opinione pubblica. La percezione di Israele adesso è cambiata. I fatti rendono evidente che sono i palestinesi le vittime del terrorismo dello Stato di Israele.

Che cosa pensa della decisione dell'Egitto di aprire il valico di Rafah?
L'Egitto deve rompere il blocco di Gaza. E' un suo dovere. Questo blocco è inumano. Un milione e mezzo di palestinesi soffre della mancanza di cibo, di medicine, di elettricità. Il Presidente Mubarak e il suo governo devono aprire il valico di Rafah e porre fine a questo blocco barbaro. Il presidente Mubarak dovrebbe capire che quello che succede a Gaza è una tragedia umana. E' un crimine contro l'umanità e contro le leggi internazionali. Il governo di Gaza è stato scelto dai palestinesi con regolari elezioni e come tale deve essere accettato.

Si è creata una nuova crisi tra Israele e Turchia , due partner strategici?
Sicuramente c'è una grande crisi tra questi due attori. Il premier turco Erdogan, ieri, nel suo discorso è stato molto chiaro. Si è trattato di un crimine assurdo che Erdogan e il presidente turco non perdoneranno. E' normale la rabbia della Turchia dinanzi ad un attacco che ha visto morire civili la cui sola colpa era di volere dare una mano ad altri civili.

Una nuova flottiglia sta raggiungendo Gaza, come pensa che Israele reagirà questa volta?
Se Israele commette un altro errore di questo genere allora penso che le conseguenze saranno molto pericolose per lo stato ebraico. Israele dovrebbe a questo punto capire che non può continuare a violare le leggi internazionali che permettono ai civili di aiutare altri civili, che permettono alle organizzazioni non governative (Ong) di aiutare civili in difficoltà. Israele non può più commettere crimini contro i palestinesi, non può più pretendere di avere un'impunità senza limiti dinanzi alla comunità internazionale. Israele dovrebbe stare attento alla rabbia dei palestinesi , da anni ne occupa la terra facendogli subire ogni sorta di sopruso.Tutto questo non può più funzionare in questo nuovo clima internazionale. Tutto questo dovrebbe avere una fine.

Il Consiglio dell' Onu chiede una missione di inchiesta internazionale sul blitz israeliano contro la flottiglia di pacifisti. Crede che questa inchiesta sarà davvero internazionale o puramente israeliana?
Ogni volta che Israele commette un crimine subito dopo si scatenano le richieste di inchieste. Le inchieste condotte da Israele servono solo a giustificare gli atti dei suoi soldati, servono ad assolvere i colpevoli per poi presentarli come vittime. Quando sono stati puniti i responsabili israeliani? Purtroppo mai. Non credo che questa inchiesta possa essere più seria delle altre altrimenti sarebbe la stessa leadership, militare e politica, a dover essere punita. Quello che è successo è stato un massacro. Quello che è successo è stato un crimine in acque internazionali, lo ripeto.

Perché, secondo lei, Israele ha scelto questo tipo di blitz sanguinoso per fermare le navi cariche di aiuti umanitari?
Israele con questo raid ha voluto punire i pacifisti perché colpevoli di aver tentato di dare un aiuto ai civili palestinesi. Ha voluto dare una lezione a loro e agli altri. Ha voluto dare un esempio atto a fermare qualsiasi iniziativa volta a portare aiuti a Gaza. Penso che questa sia una delle principali ragioni di questo blitz, infondere terrore è la loro specialità.

Crede che il governo israeliano sopravviverà?
Penso che l'attuale governo israeliano sia il governo più estremista della storia di Israele assieme al governo di Sharon. Sopravvivrà proprio perché c'è un aumento dell'estremismo nella società israeliana negli ultimi decenni La gente accetta questo governo, è la gente che lo ha scelto. Questo governo sopravviverà ma nello stesso tempo sarà in conflitto con la comunità internazionale e con i palestinesi

Come crede che il presidente palestinese Abbas potrà giustificare, dinanzi all'opinione pubblica palestinese, una ripresa dei contatti con Israele?
Il presidente Abbas non potrà mai giustificare davanti ai palestinesi una ripresa dei contatti con gli israeliani. Fino a quando Israele non vorrà veramente la pace, fino a quando Israele non smetterà di uccidere bambini palestinesi e non libererà i prigionieri palestinesi, il presidente Mahmoud Abbas non potrà fare niente. Lui è debole non può difendere la gente né se stesso.

Crede che in qualche modo questo episodio possa spingere come nel 2006 il movimento sciita libanese Hezbollah ad agire?
No, non credo. Hezbollah è un piccolo gruppo che ha come scopo la difesa del Libano, non penso che possa entrare in una battaglia con Israele. Il suo interesse è difendere il Libano.

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