Tuthmosis III Alla morte di Thutmosis II, divenne faraone il figlio Thutmosis III, tuttavia, essendo troppo giovane, la reggente divenne la matrigna Hatshepsut che in seguito divenne anche Faraone. Thutmosis III dovette attendere 20 anni per essere l'unico sovrano. Durante lo spledido regno ventennale di Hatshepsut, Thutmosis III si dedicò alle imprese militari come coreggente, senza nessun apparente dissidio con la sua matrigna. Per questa ragione riuslta difficile comprendere i motivi che lo indussero successivamente a cancellare la memoria della regina. Forse, assomigliava ad Hatshepsut nella volontà di dare il massimo risalto alle propri imprese.

Tutmosis III è generalmete considerato uno dei maggiori condottieri e strateghi della storia egizia (Christian Jacq lo chiama "il Napoleone Egizio"): durante il suo lungo regno condusse innumerevoli campagne militari dalla Siria, all'Eufrate, alla Nubia. Notevole anche la sua attività edilizia. Alcune iscrizioni ne elogiano la straordinaria forza fisica: era capace di colpire con l'arco un bersaglio di metallo spesso un palmo e di trapassarlo da parte a parte (ma non bisogna prestare alcun credito a questre iscrizioni di adulazione tipicamente egizie). A termine del suo regno di 54 anni gli successe il figlio Amenophis II.

Tuthmosis III La principale fonte che possediamo sulle imprese di Thutmosis III sono i cosiddetti Annali riportati sulle pareti del deambulatorio che circonda il santuario di Amon a Karnak. Il testo, in parte mutilo, riporta le campagne militari del sovrano. Altre fonti d'informazione sono la Stele di Gebel Barkar, la stele di Armant e la stele poetica.

Le campagne in Siria: Le campagne nell'area siro-palestinese (quattrordici riportate ma in realtà forse 18) comportarono la conquista di Meggido e la distruzione (più volte ripetuta) di Qaddesh sul fiume Oronte.

Va ripetuto che come al solito i documenti di fonte egizia sono assai poco attendibili perchè tendono a magnificare e ed esaltare oltre ogni limite il sovrano in carica. La campagna più complessa, ed anche quella meglio documentata dagli annali, fu l'ottava che vide l'esercito egiziano attraversare l'Eufrate per scontrarsi con l'esercito dei Mitanni, un popolo di origine hurrita la cui potenza aveva preso il posto del regno di Hammurabi.
Altre campagne furono dedicate a pacificare la regione ed a combattere i beduini della penisola del Sinai che rendevano poco sicure le piste carovaniere.
I territori dell'area siro-palestinese non furono inglobati direttamente sotto il controllo della corona egizia ma lasciati al governo di una massa di piccoli principi locali tributari dell'Egitto.

La tomba di Tutmosis III - KV34

Bellissima la sua tomba, scavata in una gola molto profonda e poco accessibile (e per questo non molto frequentata dai turisti che visitano la valle dei re). La tomba è siglata kv34 ed è in ottimo stato di conservazione. La pianta della tomba è a forma di cartiglio, probabilmente un tributo al dio Toth a cui il nostro faraone ha preso il nome.

Costruzioni di Thutmosis III

Come gli altri faraoni del Nuovo Regno, Tuthmosis III fu un grande costruttore, arricchì il tempio di Karnak con numerose statue ed obelischi.
Arricchi il tempio con la cosiddetta Sala delle Feste di Karnak dove oltre alla famosa Sala degli Antenati troviamo quella detta Giardino Botanico dove sono rappresentate ed elencate le specie animali e vegetali che il re aveva portato dalla Siria.  Purtroppo come gran parte dei suoi predecessori, fece utilizzare materiale preesistente per le nuove costruzioni e adopero' zelantemente per cancellare molti segni dell'odiata regina Hatshepsut.