KHONSU, KHONS - Dio lunare reputato figlio di Bastet, la cui presenza è manifesta già nell’Antico Impero: la sua più antica raffigurazione proviene dal tempio funerario di Pepi Il. Nel Medio Impero è attestato un suo tempio a Karnak e, con il Nuovo, il suo culto si generalizza.
Fu anche considerato figlio della dea Hathor e del dio Sebek nella triade divina adorata a Kom Ombo. Il suo aspetto è mummiforme, come Min, Ptah e Osiride, con le mani uscenti dal sudano e sostenenti uno scettro composto dal pilastro Ded, dalla croce ansata, simbolo di vita, e da quello del potere. Ha il volto giovanile con la treccia ricadente da un lato, mentre il crescente lunare gli sormonta il capo. È anche raffigurato antropomorfo iera cocefalo sempre col crescente lunare. Ha il titolo di « Signore della Gioia » e reca al collo il menat, il collare caratteristico della dea Hathor, il cui contrappeso gli ricade sulle spalle. Il suo nome deriva dal verbo khns = « traversare » con riferimento al suo viaggio celeste che gli conferisce anche la qualifica di « navigatore ». In epoca greca venne identificato a Herakles.
KHNUMIS: vedi KHNUBIS.
KHROTIONEKH: vedi IMHOTEP.
Khu: vedi AKH.
KRONOS: vedi GEB.