È la dea a testa di gatta, con centro di adorazione a Bubastis ove i sovrani della XXII dinastia la elevarono a divinità suprema. È una dea lunare apparentata ad Artemide in epoca greca soprattutto nella sua forma secondaria di Pekhet, dea locale di Speos Artemidos (cfr.), e alla Diana romana. I Greci la confusero anche con Tefnut. Il carattere lunare è talvolta sostituito da quello solare ed essa appare come figlia di Ra oppure nella triade Ra-Sekhmet-Bastet ed anche in quella Ptah-Bastet-Nefertum. Sotto questo aspetto poté simboleggiare il calore benefico del sole in contrapposizione a quello virulento e mortale di Sekhmet. A Bubastis si tenevano periodiche feste in suo onore in cui convenivano folle di fedeli e, secondo Erodoto, « si consumava più vino in quei giorni di baldoria che nel resto dell’anno ». L’animale a lei sacro, il gatto, era tenuto nella massima considerazione dagli Egiziani e, dopo morto, veniva mummificato e sepolto con onoranze funebri. A Bastet venne attribuito come figlio il dio-leone Mahes di Leontopolis ed anche Khonsu.

BENDEDET, MENDES

Il sacro ariete. Suo centro culturale fu la città di Mendes (eg. Dedet). Venne assimilato a Khnum, Ra ed anche ad Osiride.