L'economia egiziana, la cui iniquità e mancanza di opportunità ha aiutato a rovesciare un governo, é ora in una fase di stallo causata soprattutto dalla rivoluzione degli ultimi mesi.
La rivolta di 18 giorni ha fermato gli investimenti stranieri e decimato l'industria turistica, settore fondamentale per il paese. La crescita annua è rallentata a meno del 2 % da una previsione del 5 %, e la riserva di moneta sono scesel del 25 %.
In una regione dove i problemi economici si riversano in ogni dove, se e come l'Egitto sarà in grado di correggere la sua economia, sarà un fattore cruciale per determinare il successo della rivoluzione stessa. Ciò potrebbe anche influenzare l'esito delle rivolte in tutta la regione araba, dove i problemi economici portano timori di continua instabilità e agitazione.
"La gente è arrabbiata", ha detto Hassan Mahmoud, un residente del Cairo. Si aspettava una vita migliore dopo la rivoluzione, ha detto, ma invece é stato licenziato dal suo lavoro di 10 dollari al giorno in una fabbrica di souvenir. "La gente del quartiere parla di tornare in piazza per un'altra rivoluzione, una rivoluzione della fame" ha detto.
Con le prime e lezioni aperte in Egitto in autunno, la sfida di soddisfare le aspettative del pubblico hanno suscitato un ampio dibattito sulle proposte radicalmente divergenti.
Le potenze occidentali stanno cercando di affrontare il crescente senso di crisi, con lo stanziamento di un pacchetto complessivo di 20 miliardi di dollari di assistenza per le rivoluzioni che hanno colpito l'Egitto e la Tunisia, tra cui la cancellazione del debito e prestiti della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.
La sfida è ripida. Samir Mohamed Radwan, il Ministro ad interim delle Finanze egiziano, ha recentemente dichiarato alla BBC che nel suo lavoro attuale si sentiva "come un prigioniero." Con i viaggiatori europei ancora spaventati dal disordine post-rivoluzionario, solo i gatti randagi camminano tra i gingilli delle bancarelle dell' antico mercato del Cairo. Il turismo, che rappresenta più del 10 % dell'economia, è crollato del 40 %, dicono i funzionari.