Il deserto egiziano disvela i suoi tesori. Gli archeologi, guidati da John Coleman Darnell e da sua moglie Deborah, per una ventina d'anni si sono dati da fare nel deserto occidentale del paese nordafricano a caccia di antichi resti. La loro costanza e il loro impegno, alla fine, sono stati premiati: sono emersi terracotte e resti lasciati da soldati e mercanti di passaggio ai tempi dei faraoni. Ancora, una tavola raffigurante scene e simboli e iscrizioni considerate uno dei primi esempi di scrittura alfabetica.
È il risultato di un progetto dell'università di Yale, incentrato sui percorsi delle carovane e sulle oasi nell'antico Egitto. Si tratta di importanti resti di un insediamento che risale a oltre 3.500 anni fa e che si trovava 175 chilometri a ovest di Luxor 480 chilometri a sud del Cairo. Niente di simile era finora stato trovato nel deserto.
Il sito è di 90 ettari ed è chiamato oasi di Kharga. Un luogo fodamentale, in quanto si trovava all'intersezione di vari percorsi verso nord e sud. Gli abitanti, probabilmente alcune migliaia di persone, vivevano dei loro prodotti agricoli e commerciavano oggetti di terracotta.