Il Cairo, 9 ott. (Apcom) - Il Louvre promette di rispedire in Egitto cinque frammenti 'rubati'; e l'Egitto replica in sostanza, "ci crederemo quando li vedremo": uno scambio vivace quello fra il più grande museo di Francia e Zahi Hawass, il mediatico responsabile dei servizi delle antichità egiziane.
Hawass ha assicurato che la cooperazione degli archeologi egiziani col Louvre riprenderà solo quando la Francia avrà effettivamente restituito i cinque frammenti prelevati da un affresco di un'antica tomba egizia. Il museo parigino ospita una eccezionale collezione di reperti di egittologia. Hawass - che da quando è sovrintendente dei beni archeologici egiziani è riuscito molte volte con abili operazioni mediatiche a far parlare del patrimonio dell'Egitto antico - ha specificato, "Ripristineremo le relazioni con il Louvre quando i frammenti saranno tornati in Egitto". Oggi il ministro della Cultura di Parigi, Frédéric Mitterand, ha spiegato che la Francia restituirà i frammenti conformità al parere espresso all'unanimità dalla Commissione scientifica nazionale dei musei nazionali. "La restituzione è ormai questione di settimane", ha aggiunto il ministro. L'altro ieri l'Egitto aveva annunciato pubblicamente che avrebbe sospeso la sua cooperazione archeologica con il Louvre fino a quando i cinque frammenti non fossero stati restituiti. I frammenti, appartenenti a una pittura murale di una tomba di un dignitario della diciottesima dinastia egiziana (1550-1290 A.C.), situata nella Valle dei Re, nei pressi di Luxor, erano stati "acquistati in buona fede" dal museo del Louvre all'inizio del 2000, secondo il ministero francese della Cultura.
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