Una squadra di archeologi tedeschi ha scoperto in Egitto, a Luxor, un gruppo di 14 grandi statue raffiguranti Sekhmet , dea egizia guerriera e guaritrice, con il volto da leonessa. Si tratta di una scoperta molto importante per gli storici e per gli archeologi, in quanto conferma la leggenda di un gruppo di sculture realizzate per Amenofi III, faraone della 18esima dinastia, che si ammalo' gravemente e, omaggiando la dea con le sue raffigurazioni, sperava di ottenere da lei la guarigione.
Come ha spiegato il ministro delle Antichita', Mohammed Ibrahim, le 14 sculture sono state scoperte da archeologi tedeschi che a Luxor - l'antica Tebe - scavano tra i resti del grandioso tempio funerario di Amenofi III, crollato intorno al 1200 a.C. a causa di un terremoto.
Finora, si riteneva che del tempio rimanessero solo due statue, i noti 'Colossi di Memnone' a cui e' legata la leggenda che ogni giorno, all'alba, uno dei due cantava appena veniva colpito dai primi raggi di sole. Il fenomeno, dovuto probabilmente all'espansione della roccia, scomparve dopo restauri di epoca romana.
Il ministro Ibrahim ha spiegato che le sculture sono state trasferite in un posto sicuro per restauri. Quello che si sa di certo sulle 14 statue e' che non portarono al faraone la guarigione sperata, visto che in vita soffri' di gravi disturbi legati all'obesita' e mori' per una setticemia provocata da problemi dentari.