Il sogno infranto di Cleopatra
A partire da quella data nubi minacciose si addensano. Una disastrosa campagna militare contro i parti indebolisce l’esercito di Antonio, mentre il prestigio di Ottaviano non smette di crescere. Ottavia dà un ultimatum ad Antonio, con il quale è legalmente sposata: lasciare Cleopatra, abbandonare quella vita dissoluta. Antonio rifiuta, Ottavia lo fa proclamare nemico di Roma. La guerra è ormai inevitabile, è solo una questione di tempo. Cleopatra dà vita all’impero d’Oriente con una grandiosa cerimonia durante la quale Antonio e la regina d’Egitto, seduti su troni d’oro, assumono una statura faraonica. Il conflitto che opporrà l’esercito d’Oriente alle legioni di Ottaviano sarà decisivo. Cleopatra visita le caserme e i cantieri, sorveglia la costruzione di nuove navi da guerra. animata da una feroce volontà di vincere. Ottaviano dichiara guerra a Cleopatra, non ad Antonio.
Azio, 31 a.C.
La flotta egizia è sconfitta, Antonio si suicida ad Alessandria. A trentanove anni, senza troppe speranze, Cleopatra tenta di sedurre il glaciale Ottaviano ma, a differenza di Cesare e di Antonio, il futuro imperatore Augusto non cede né alla magia dell’Egitto né a quella della regina.
Secondo la leggenda, Cleopatra si diede la morte facendosi mordere da un serpente. In realtà si tratta di un simbolo: il rettile, evocazione dell’ureo sulla fronte dei faraoni, consente alla loro discendente di passare nell’aldilà, dove il suo sogno potrà compiersi.
Sepolta nella tomba che si era fatta costruire vicino al tempio di Iside, Cleopatra fu l’ultima rappresentante di una lunga discendenza di donne di Stato che regnarono sul paese amato dagli dei.
Christian Jacq: Le Donne dei Faraoni – Il mondo femminile nell’Antico Egitto - Mondadori